Obbligazioni – Prima metà seduta mista per i tassi del Vecchio Continente

Mattinata senza una direzione precisa per i rendimenti dei governativi europei, in un clima in cui l’attenzione degli operatori resta concentrata sulle prossime mosse delle banche centrali.

Intanto, i listini europei muovono in flessione, con il Ftse Mib che invece tiene in territorio positivo a +0,1%.

Il focus dei mercati è rivolto in particolare alla Fed da cui ci si attende con molta probabilità un primo rialzo dei tassi di interesse già a marzo per contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche.

Ipotesi rafforzata dai dati di venerdì sul mercato del lavoro, da cui è emerso un incremento sopra le attese dei salari orari, accompagnato da un calo della disoccupazione, nonostante un numero di nuovi impieghi inferiore alle aspettative.

Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che l’istituto di Washington ritocchi il costo del denaro quattro volte nel 2022 e che possa avviare il processo di alleggerimento del proprio bilancio entro luglio.

Nei prossimi giorni verranno attentamente monitorati i dati sui prezzi al consumo degli Stati Uniti, in uscita mercoledì, oltre agli interventi di alcuni esponenti del Fomc.

Nel frattempo, resta alta l’attenzione per la diffusione della variante Omicron a livello mondiale. In Asia, la Cina ha registrato i primi casi del nuovo ceppo del virus, mentre le autorità di Taiwan e del Vietnam si preparano a intensificare le restrizioni in vista delle festività per il Capodanno Lunare.

Tornando all’obbligazionario, venerdì scorso il Tesoro ha annunciato l’emissione di 6,5 miliardi di BOT a 12 mesi nell’asta di mercoledì prossimo.

Intanto, il rendimento del Btp decennale sale all’1,34% (+5 bp) con uno spread ampliatosi a 139 punti (+2 bp).

Oltreoceano stabile il tasso del T-Bond all’1,77%, mentre sul forex il cambio euro/dollaro scende leggermente a 1,1329.