Nelle sedute dal 3 al 7 gennaio 2022 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un -2,3%, in linea al corrispondente europeo (-2,2%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1%).
La prima settimana del 2022 si è aperta all’insegna degli acquisti per i mercati, ma le indicazioni restrittive emerse dalle minute della Fed hanno spento l’entusiasmo. La banca centrale americana sembra infatti intenzionata ad accelerare la rimozione degli stimoli monetari e il rialzo dei tassi, con tre interventi nel 2022 probabilmente a partire da marzo.
Venerdì sono stati diffusi i dati americani sul mercato del lavoro, con un numero di nuovi impieghi sotto le attese ma un calo della disoccupazione al 3,9% e un incremento oltre le aspettative dei salari medi orari.
Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è ampliato a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,32%.
Tornando al comparto utility di Piazza Affari, difficili sedute per le big. Contiene le vendite Enel (-1,9%), la cui controllata Enel Produzione ha perfezionato l’acquisizione del 100% di ERG Hydro da ERG Power Generation, controllata di ERG (-3,1%). Gli impianti detenuti da ERG Hydro, situati tra Umbria, Lazio e Marche, hanno una capacità installata di 527 MW e una produzione media annua di circa 1,5 TWh.
Hera (-2,4%) ha comunicato che alla fine dello scorso mese di dicembre le azioni ordinarie con voto maggiorato erano 740.143.176 (il 49,69% del totale capitale sociale), mentre le azioni ordinarie erano pari a 749.395.569 (il 50,31% del capitale sociale).
La multi-utility bolognese ha anche reso note le variazioni intervenute, rispetto alla comunicazione del 3 maggio 2021, al “Contratto di Sindacato di Voto e di disciplina dei trasferimenti azionari” stipulato il 28 aprile 2021, vigente dal 1° luglio 2021, e le variazioni intervenute, rispetto alla comunicazione del 1° giugno 2021, al “Contratto di Sindacato dei Soci Pubblici di Hera S.p.A. dell’Area Territoriale Romagna” stipulato il 27 maggio 2021, vigente dal 1° luglio 2021.
A seguito dell’avvio dell’iter autorizzativo da parte del MiTE, Terna (-3,5%) ha pubblicato l’avviso con le particelle delle aree potenzialmente interessate dal piano di razionalizzazione della rete elettrica della Val Formazza in Piemonte. Il progetto, per cui Terna investirà 120 milioni, prevede la demolizione di circa 60 km di elettrodotti aerei in alta tensione da realizzarsi al completamento di 76 km di nuove linee elettriche aeree e 10 km in cavo interrato.
Tra le mid, il Consorzio formato da Ascopiave (+0,1%), Iren (-0,6%) e Acea (-5%), dopo essersi aggiudicato la gara per la cessione da parte di A2A (-3,2%) di concessioni nell’ambito del servizio di distribuzione del gas naturale, ha sottoscritto un accordo con il Gruppo A2A per l’acquisizione dei relativi assets.
Tra le small svetta Edison (+7,4%). AlgoWatt (+0,6%) e Biancamano (sospesa) hanno diffuso inl valore della pfn a fine novembre 2021.
Il mese di gennaio 2022 è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 169,41 €/MWh, con un incremento del 179% rispetto a gennaio 2021 ma in calo del 39,8% rispetto a dicembre 2021.
Secondo le stime di Terna, nel periodo natalizio, dal 20 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022, i consumi elettrici italiani sono aumentati dell’8,7%, rispetto allo stesso periodo del 2020-2021, e del 13,7% rispetto a quello del 2019-2020.
Infine, sull’internazionale, da segnalare che la Commissione UE ha deciso che le attività economiche del settore energetico legate al gas e al nucleare potranno essere ammesse come attività “di transizione” nel sistema di classificazione degli investimenti sostenibili dell’UE, la cosiddetta tassonomia verde, anche se dovranno rispettare una serie di precise condizioni. La Commissione ha infatti inviato agli Stati membri il testo del suo “Atto delegato complementare” del regolamento Ue sulla Tassonomia, relativo al gas e al nucleare, lo scorso 31 dicembre.