Mercati – Apertura in rialzo per l’Europa, Ftse Mib a +0,6%

Apertura positiva per le borse europee, in un contesto in cui gli operatori si trovano a fare i conti con la diffusione della variante Omicron del Covid e la prospettiva di un minor supporto monetario per contrastare le pressioni sui prezzi.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 27.520 punti. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+1%), il Dax di Francoforte (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).

Gli operatori stanno valutando l’impatto del ritiro degli stimoli senza precedenti dell’era pandemica e gli effetti della nuova ondata del virus che sta aggiungendo difficoltà nella supply chain, alimentando ulteriormente le pressioni inflazionistiche.

L’appuntamento chiave della settimana sarà domani con l’uscita del report sull’inflazione Usa, che secondo le previsioni dovrebbe mostrare un ulteriore incremento a dicembre aumentando le pressioni sulla Federal Reserve per una stretta monetaria.

Sul fronte della pandemia, Pfizer sta sviluppando un vaccino ibrido che combina la sua iniezione originale con una formulazione che protegge dalla variante Omicron. Un nuovo studio, invece, ha mostrato che alti livelli di cellule T immunitarie protettive innescate dal comune raffreddore hanno reso le persone meno propense a contrarre il Covid.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce leggermente nei confronti delle altre valute, in attesa oggi di un intervento del presidente della Bce, Christine Lagarde, e dell’audizione al Senato di Jerome Powell per la riconferma alla presidenza della Fed.

Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,134 e il dollaro/yen a 115,3. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 81,6 dollari e il Wti (+1,1%) a 79 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,3%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Stm (+2,7%), Diasorin (+2,6%) e Interpump (+1,9%). In rialzo Bper (+1,7%) che si è aggiudicata l’esclusiva per acquisire il controllo di Carige fino al 15 febbraio, mentre tra i segni rossi figurano solo Unicredit (-0,7%) ed Eni (-0,2%).