Mercati asiatici – Deboli in un clima di incertezza

Seduta sottotono per i principali indici asiatici in un clima che resta appesantito dalla prospettiva di un inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali e dall’impatto della variante Omicron sull’economia.

Sulla base degli ultimi segnali emersi dalla Fed e dai dati macro prevalgono le previsioni di quattro interventi restrittivi sul costo del denaro nel 2022 per contrastare le persistenti pressioni inflazionistiche. Il primo ritocco è atteso già a marzo, seguito quasi certamente da un altro rialzo a giugno.

Il presidente dell’istituto americano, Jerome Powell, ha intanto affermato che l’economia statunitense si sta espandendo velocemente e che la banca centrale impedirà che l’inflazione si rafforzi.

Nelle dichiarazioni per la sua udienza di riconferma al Senato, ha anche avvertito che l’economia post-pandemia potrebbe apparire diversa dalla situazione precedente e che la Fed terrà in considerazione queste differenze nel perseguire gli obiettivi.

Il report di mercoledì sui prezzi al consumo statunitensi dovrebbe contribuire a chiarire ulteriormente il quadro.

Resta nel contempo monitorata l’evoluzione della pandemia con Cina e Hong Kong che stanno introducendo nuove restrizioni mentre il Giappone estende le sue misure alle frontiere fino alla fine di febbraio. Nuove indicazioni incoraggianti sono giunte intanto da Pfizer che sta sviluppando un vaccino ibrido in grado di proteggere dalla variante omicron.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si muove in area 1,133 e il dollaro yen a 115,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 81,3 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 78,75 dollari al barile. Oro a 1.807 dollari l’oncia (+0,5%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina giù Shanghai (-0,8%) e Shenzhen (-1,2%). Hong Kong cede lo 0,5%.

Sottotono anche il Giappone con Nikkei -0,9% e Topix -0,4%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (invariato), S&P500 (-0,1%) e Dow Jones (-0,4%).