Mercati – Chiusura in rialzo per Milano (+0,7%) e l’Europa nel giorno di Powell

Il Ftse Mib termina in progresso dello 0,7% a 27.535 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).

A Wall Street invertono la rotta Dow Jones (+0,1%), S&P500 (+0,5%) e Nasdaq (+1,2%) dopo un avvio debole, con focus sulle parole di Powell alla vigilia dei dati sull’inflazione.

Nel corso dell’audizione in commissione Bancaria del Senato il presidente della Fed ha dichiarato che se i prezzi rimarranno elevati la banca centrale aumenterà il costo del denaro più volte, adottando un approccio più aggressivo se necessario, pur rimanendo in un’era di tassi di interesse molto bassi.

Il chairman ha inoltre previsto una lunga strada per la normalizzazione della politica monetaria, pur osservando che l’alta inflazione rappresenta una grave minaccia per il progresso del mercato del lavoro.

I rialzi dei tassi per quest’anno saranno dunque tre, se non quattro, con Raphael Bostic della Fed di Atlanta e Loretta Mester di Cleveland in favore di un primo intervento già a marzo.

Un quadro più dettagliato emergerà dai dati di dicembre sui prezzi al consumo, in uscita domani, dai quali si prevede una crescita tendenziale del 7,1%, la più rapida da almeno quarant’anni.

Per quanto riguarda l’Europa, Christine Lagarde, numero uno della Bce, ha sottolineato l’impegno incrollabile dell’Eurotower per la stabilità dei prezzi, mentre il membro del board Lane ha ribadito come un aumento dei tassi in Europa sia “molto improbabile”.

Nel frattempo, resta elevata l’attenzione sulla pandemia che sta portando all’introduzione di nuove restrizioni in Cina e a Hong Kong, mentre il Giappone ha esteso i vincoli alle frontiere fino alla fine di febbraio. Pfizer è al lavoro su un vaccino ibrido in grado di proteggere dalla variante Omicron, mentre uno studio inglese su Covid e raffreddori apre nuovi scenari per la produzione di vaccini potenzialmente più efficaci.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,137 e il dollaro/yen si attesta a 115,4. Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio, con il Brent (+3,4%) a 83,6dollari e il Wti (+3,9%) a 81,3 dollari, mentre i trader prevedono un nuovo calo delle scorte di greggio statunitensi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si fissa a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,3%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap i maggiori rialzi vengono messi a segno da Atlantia (+3,6%), Saipem (+2,8%) grazie a due contratti offshore e Amplifon (+2,45%). Arretrano invece Inwit (-1,4%), Unicredit (-1,1%) ed Hera (-0,8%).