Fine Foods & Pharmaceuticals, fondata nel 1984 e passata il 12 luglio 2021 all’Euronext Star Milan, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) che sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l’industria farmaceutica e nutraceutica. Attraverso l’acquisizione di Pharmatek-PMC e quella più recente di Euro Cosmetic, è ora attiva anche nell’industria cosmetica, dei biocidi e dei dispositivi medici. Principale obiettivo è la ricerca e lo sviluppo della qualità e dell’innovazione per conto del cliente. La sostenibilità del modello di business e un approccio olistico ai temi ESG, saranno, insieme all’innovazione di prodotto, i driver che permetteranno di sviluppare al massimo il potenziale intrinseco dell’azienda. “Il nostro modello di business si mantiene solido e vincente facendo leva su molteplici punti di forza, a partire da estrema attenzione alle risorse umane, comprovata affidabilità, ruolo centrale della sostenibilità e importanza della ricerca e sviluppo. Il tutto rafforzato da un corposo piano di investimenti, che ha visto capex per circa 100 milioni tra il 2015 e il 2020, cui si aggiungono investimenti nel 2021 per complessivi 55 milioni relativi alle suddette operazioni di M&A”, afferma Giorgio Ferraris, AD di Fine Foods & Pharmaceuticals.
“Attenzione alle Risorse Umane”
“Un primo punto di forza del nostro modello di business è rappresentato dall’estrema attenzione alle Risorse Umane”, afferma Giorgio Ferraris, AD di Fine Foods & Pharmaceuticals.
“Nel corso degli anni abbiamo realizzato importanti investimenti sul capitale umano che consideriamo un primario asset per Fine Foods e abbiamo oggi una struttura efficiente ed efficace in grado di supportare la crescita del Gruppo verso dimensioni ben maggiori rispetto a quelli attuali”.
“Il nostro organigramma”, spiega l’AD, “vedeva al 30 giugno 2021, considerando Fine Foods & Pharmaceuticals e Pharmatek, una forza lavoro di oltre 650 dipendenti, ulteriormente ampliata con l’integrazione dei 98 dipendenti di Euro Cosmetic. Il nostro impegno nei confronti dei nostri dipendenti è di garantire la possibilità di crescere ed esprimere al massimo le proprie potenzialità in un ambiente di lavoro sicuro e stimolante”. Per fare questo, tra gli altri, offriamo ai nostri dipendenti servizi aggiuntivi e a costo zero come l’assistenza di una psicologa e una nutrizionista e uno sportello Human Resources sempre a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda ed esigenza”.
“In Fine Foods siamo fieri di avere politiche della gestione delle risorse umane molto avanzate, da processi di selezione disegnati sulle nostre esigenze ad una talent factory per far crescere i talenti, che ci hanno portato ad una soddisfazione dei dipendenti dell’85% e una stabilità del personale pari al 97%”.
“Comprovata affidabilità”
“Un secondo punto di forza del nostro modello”, afferma Ferraris, “trova espressione in una comprovata affidabilità”.
“Affidabilità riconosciuta da ciascuno dei nostri clienti molto fedeli, tra cui importanti player farmaceutici e nutraceutici come Angelini, DOC Generici, Chiesi, Herbalife, Mylan, Sanofy, ecc… e che trova riscontro in un aumento costante dello share of wallet”.
“Affidabilità dimostrata”, evidenzia l’AD, “dalla qualità dei prodotti, dal rigoroso rispetto delle procedure e delle normative, nonché dalla puntualità delle consegne alla clientela, forti anche di un modello organizzativo solido e strutturato come quello delle grandi multinazionali ma agile e flessibile come quello delle società di minori dimensioni”.
“Il ruolo centrale della sostenibilità”
“Un terzo aspetto fondamentale è rappresentato da un forte approccio olistico alla sostenibilità”, afferma Ferraris.
“Sostenibilità non solo finanziaria, anche grazie ad un efficace e sofisticato controllo di gestione, ma anche a livello etico, di tutela dell’ambiente e di attenzione al capitale umano”.
“La tutela della forza lavoro”, evidenzia l’AD, “ci ha contraddistinto anche durante le fasi più critiche della pandemia, con una comunicazione molto efficace al personale delle procedure di sicurezza, prontamente definite ed attuate in linea con l’approccio prudente e la prevenzione dei rischi, da sempre alla base del nostro modello di business”.
L’importanza della ricerca e sviluppo
“Il lavoro di ricerca e sviluppo”, intrinseco nel DNA di Fine Foods che nasce come laboratorio R&D nel lontano 1984, ricorda Ferraris, “si focalizza sulle esigenze dei clienti e sulle tendenze di mercato con un approccio orientato all’innovazione e ad altissimi standard qualitativi”.
“La nostra divisione R&D supporta i clienti nella finalizzazione dei progetti più ambiziosi, sia con prodotti “ready to market”, che, e soprattutto, con soluzioni su misura, anche di elevata complessità”.
I mercati di riferimento
“I mercati di riferimento sui quali intendiamo continuare a focalizzarci”, afferma Ferraris, “sono principalmente quelli europei, immensi ed in grado di garantirci ampi spazi di crescita”.
“I mercati della nutraceutica e della farmaceutica presentano caratteristiche di crescita e resilienza costanti anche durante i periodi di recessione. Fine Foods ha sovraperformato i mercati finali di riferimento nell’ultimo decennio, con ricavi al 31 dicembre 2020 pari a 2,7 volte quelli del 2010.
“A livello di aree di business, il mercato europeo della nutraceutica ha mostrato una crescita elevata e costante e si prevede che manterrà un trend di crescita importante anche nei prossimi anni specialmente nel segmento di riferimento di Fine Foods ossia quello dei “vitamins and dietary supplemments”.
“Il mercato farmaceutico”, spiega l’AD, “seppur caratterizzato da una minore dinamicità, è valutato centinaia di miliardi a livello europeo ed è atteso mantenere una solida crescita anche negli anni a venire”.
“Si tratta di mercati con una forte tendenza all’outsourcing dove Fine Foods è in prima linea per cogliere tutte le nuove opportunità che si presenteranno.
Focus sulle opportunità di M&A
“Il percorso di crescita”, dichiara Ferraris, “fa inoltre leva sulla nostra capacità di cogliere le opportunità di sviluppo per linee esterne con focus, in primis, sul mercato italiano, che rappresenta un cluster di eccellenza a livello europeo”.
“Un percorso”, sottolinea Ferraris, “alimentato dall’acquisizione di Euro Cosmetic S.p.A., società specializzata nella ricerca e sviluppo e produzione in conto terzi di prodotti personal care (detergenti, hair care, body care, oral care, skin care e fine fragrances)”.
“Operazione che ha visto, lo scorso 8 ottobre”, spiega l’AD, “l’acquisto del 72,9% del capitale di Euro Cosmetic a fronte di un corrispettivo pari a 26,8 milioni. Essendo tale società quotata all’Euronext Growth Milan, già AIM Italia, è stata poi promossa e completata con successo un’offerta pubblica di acquisto totalitaria che ci ha portato a detenere, a fronte di un ulteriore corrispettivo pari a 11,1 milioni, il 100% di Euro Cosmetic.
“Dal 28 dicembre 2021 Euro Cosmetic è stata poi revocata dalle negoziazioni su Euronext Growth Milan. Questo passaggio è importante perché ci permetterà una semplificazione nelle attività di gestione ed il risparmio di tutti i costi legati allo status di quotata”.
“Il deal”, afferma Ferraris, “fa seguito a quello portato a termine nel gennaio 2021 con l’acquisizione, per 17,2 milioni, dell’intero capitale di Pharmatek PMC, società autorizzata dal Ministero della Salute alla produzione di presidi medico chirurgici, attiva anche nel settore dei dispositivi medici e della cosmetica”.
Rilevanti sinergie dalle acquisizioni
“Le acquisizioni di Pharmatek ed Euro Cosmetic”, afferma Ferraris, “si traducono in importanti sinergie per il Gruppo Fine Foods”.
“Sinergie tra le quali l’ampliamento della capacità produttiva, il rafforzamento di competenze trasversali e l’espansione della gamma di soluzioni, che vanno dal mercato di massa, ai prodotti più selettivi, unitamente a progetti ad alta redditività”.
“Le acquisizioni realizzate ci permettono pertanto di aggiungere ancora nuovi prodotti, nuovi mercati e nuovi clienti alla nostra importante crescita organica”.
“Intendiamo quindi sfruttare le elevate potenzialità che ne derivano in termini di accesso a nuovi segmenti di mercato, nuovi rapporti commerciali, cross selling con i clienti esistenti e sinergie di ricerca e sviluppo su personalizzazione delle formulazioni e relativa industrializzazione”.
“Il tutto in un mercato di riferimento, quello europeo della cosmetica e dei biocidi, previsto in crescita nei prossimi anni fino a raggiungere un giro d’affari complessivo di 102 miliardi.”.
Le attese sul biennio 2021/2022
“Modello di business sostenibile alimentato da opportune strategie”, evidenzia Ferraris, “alla luce delle quali riteniamo che, per l’esercizio 2021 così come per i prossimi, la crescita dei ricavi, a livello di Gruppo, possa mantenersi in linea con il trend storico, che ha visto un +11% di CAGR negli ultimi 10 anni, accompagnata anche dal progressivo miglioramento della marginalità”.
“Il tutto in un contesto socio-sanitario tuttavia ancora appesantito dalla pandemia e dalle problematiche a livello mondiale legate al reperimento delle materie prime nonché ai forti incrementi nei costi dell’energia, i cui effetti, ancorché attentamente monitorati e gestiti, potranno avere conseguenze anche sull’esercizio 2022”.