Mercati – Finale positivo per Milano (+0,6%) e l’Europa

Le borse europee chiudono in rialzo, in linea con l’andamento di Wall Street nelle prime ore di contrattazioni, dopo i dati di dicembre sull’inflazione e all’indomani delle parole di Powell.

Il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in progresso dello 0,6% a 27.714 punti, positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Oltreoceano avanzano leggermente Dow Jones (+0,1%), S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,3%).

Il report sui prezzi al consumo ha evidenziato un incremento dello 0,5% su base mensile e del 7% tendenziale, in accelerazione rispetto al +6,8% di novembre ma in linea con le attese degli analisti (+5,5% il dato core dal precedente +4,9%).

Dati che consolidano le aspettative di un primo rialzo dei tassi della Fed già a marzo, dopo che Powell ha confermato l’impegno a intervenire sul costo del denaro per contrastare le pressioni inflazionistiche. Il chairman ha anche aperto ad una riduzione del bilancio dell’istituto a partire da quest’anno, sottolineando comunque la lunga strada necessaria per la normalizzazione della politica monetaria.

Toni complessivamente confortanti per i mercati, destabilizzati nelle ultime settimane dalla prospettiva di un minor supporto monetario in un contesto già frenato dalla pandemia e dalle difficoltà nella supply chain, che hanno accentuato l’incremento dei prezzi.

Sul Forex l’euro/dollaro balza a 1,143 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 114,75. Tra le materie prime, accelerano le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,2%) a 84,7 dollari e il Wti (+1,7%) a 82,6 dollari, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,26%, dopo l’asta di Bot annuali per 6,5 miliardi con rendimento in crescita a -0,444%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap i maggiori rialzi vengono messi a segno da Iveco (+5,7%) dopo l’avvio di copertura da parte di Intesa Sanpaolo con rating buy e target price di 16,9 euro, Azimut (+4,2%) in scia alle attese sull’utile netto del 2021 e Fineco (+3,7%). Realizzi invece Unicredit (-3,2%), tra i possibili player interessati all’istituto russo Otkritie Bank, seguita da Amplifon (-2,4%) e Moncler (-0,7%).