Mercati – Positivi con focus su inflazione Usa, poco mossa Piazza Affari (+0,2%)

Modesti rialzi per le borse europee e futures di Wall Street poco sopra la parità, in attesa dei dati chiave sull’inflazione statunitense. Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,2% in area 27.600 punti, positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

In progresso dello 0,1% – 0,2% i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo gli acquisti della sessione precedente, sostenuti dal rimbalzo dei tecnologici dopo le parole di Powell.

Il presidente della Fed ha confermato l’impegno della banca centrale a intervenire sui tassi d’interesse per contrastare le pressioni sui prezzi, rafforzando l’ipotesi di almeno tre ritocchi nel 2022. Il chairman ha aggiunto che quest’anno l’istituto inizierà probabilmente la riduzione del proprio bilancio, prevedendo comunque una lunga strada per la normalizzazione della politica monetaria.

Toni complessivamente confortanti per i mercati, che attendono il report di oggi sui prezzi al consumo di dicembre per avere un quadro ancora più chiaro. Il consensus indica un aumento tendenziale del 7,1%, ritmo massimo da quarant’anni.

In mattinata sono stati diffusi i dati sulla produzione industriale di novembre dell’eurozona (+2,3% mensile, -1,5% annuo), dopo i dati inferiori alle attese sull’inflazione cinese.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,136 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta in area 115,4. Tra le materie prime, lievi variazioni per le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 83,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 81,5 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,29%, nel giorno dell’asta di Bot annuali per 6,5 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap i maggiori rialzi vengono messi a segno da Iveco (+3,4%), Azimut (+2,3%) e Fineco (+2,2%). Arretrano Unicredit (-2,1%), Bper (-1,6%) e Stm (-1,2%).