Banca Popolare di Sondrio in spolvero a Piazza Affari. Intorno alle 10:45 il titolo guadagna il 3,1% a 3,95 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,2 per cento.
Nei giorni scorsi la banca ha iscritto presso il Registro delle Imprese di Sondrio la delibera con cui l’assemblea straordinaria svoltasi in data 29 dicembre 2021 ha approvato la trasformazione della banca da “società cooperativa” in “società per azioni”, dando inizio a un nuovo corso per l’istituto.
A seguito della trasformazione in Spa, la banca è al centro delle attenzioni del mercato in potenziale ottica M&A, venendo accostata a Bper (al momento concentrata sul deal Carige) per la possibile nascita di un terzo polo bancario.
“Anche nel futuro faremo il nostro dovere per esplorare tutte le opportunità che il mercato offre, che non devono essere per forza M&A o l’accorpamento con altre banche”, aveva affermato lo scorso 29 dicembre il consigliere delegato e direttore generale Mario Pedranzini, nella conferenza stampa seguita a suddetta assemblea.
Prima della trasformazione in Spa della banca valtellinese, Carlo Cimbri, Ceo di Unipol, primo socio con il 9% del capitale (e primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale), intorno a metà dicembre aveva affermato: “Il management ragionerà su quali alternative poter proporre ai suoi azionisti. La prima è restare come sono e noi saremmo felici di accompagnarli in questo percorso ma se dovessero cercare strade diverse, penso che Bper per continuità culturale e per le tante società prodotto che sono in comune sia uno degli interlocutori”.
“Il destino della Popolare Sondrio è nelle mani della stessa popolare e noi vorremo continuare a essere un suo partner qualsiasi sia il destino che Sondrio deciderà di intraprendere”, aveva aggiunto Cimbri.