Bper, dopo avere ricevuto l’esclusiva fino al 15 febbraio 2022 per acquisire il controllo di Carige, avvierà la due diligence tecnico/contabile (che durerà qualche settimana) per verificare lo stato di salute della banca genovese, con l’obiettivo di definire il contratto di acquisto entro la scadenza stabilita e arrivare alla fusione entro fine 2022.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, Bper (assistita dagli advisor Rotschild e Mediobanca) e il FITD (coadiuvato dai consulenti Deutsche Bank e Kpmg) hanno definito le modalità con cui la banca modenese avrà accesso alla data room virtuale, con l’ausilio dei vertici di Carige, che a sua volta nei prossimi giorni dovrebbe riunire il cda per la scelta di un consulente legale (il giornale cita lo studio Bonelli Erede).
Secondo quanto si apprende MF, la gestione delle partnership distributive in essere della banca genovese sarà una delle questioni più delicato nell’ambito della due diligence condotta da Bper.
Il focus dovrebbe riguardare in particolare la bancassurance e il credito al consumo, mentre l’asset management non dovrebbe creare complicazioni.
Sul fronte assicurativo, Carige ad oggi ha in essere un accordo di distribuzione con Amissima (che nel 2015 aveva acquisito Carige Assicurazioni), mentre Bper si avvale della collaborazione di Unipol e Arca Vita.
Riguardo al credito al consumo, Carige ha in essere una partnership distributiva con Chenavari Investment Managers, che nel 2019 ha rilevato dall’istituto ligure Creditis Servizi Finanziari. Bper porta avanti questa attività internamente e attraverso la collaborazione con Unipol.
In merito al risparmio gestito, entrambi gli istituti hanno una relazione consolidata con il gruppo Arca, quindi non dovrebbero presentarsi sovrapposizioni.
In riferimento alla gestione dei crediti deteriorati, mentre Bper ha optato per il work out interno, Carige ha sottoscritto accordi con player specializzati.
Quindi, aggiunge MF, l’insieme di queste di partnership dovrebbe essere razionalizzato per agevolare l’integrazione di Carige in Bper.
Una volta definito il contratto per acquisire l’80% del capitale in mano al FITD, Bper intende finalizzare l’Opa (a 0,80 euro per azione sul restante 20%, inclusa la quota detenuta da Cassa Centrale Banca e pari all’8,3%) entro metà 2022, per poi convocare l’assemblea e nominare i nuovi vertici di Carige. Secondo Il Messaggero, non è da escludere che il presidente Giuseppe Boccuzzi e l’Ad Francesco Guido restino in carica fino alla fusione in Bper, che dovrebbe avvenire entro fine anno.
Intorno alle 09:55 a Piazza Affari i titoli Bper guadagnano lo 0,1% a 1,96 euro, mentre le azioni Carige cedono lo 0,3% a 0,78 euro. L’indice di settore segna un calo dello 0,4 per cento.