Mercati – Piazza Affari (-1,1%) fanalino di coda in Europa, focus su tassi e trimestrali Usa

Chiusura in calo per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano in ribasso dell’1,1% a 27.544 punti. Sottotono anche il Dax di Francoforte (-0,9%) e il Cac 40 di Parigi (-0,8%), variazioni più contenute per il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%).

A Wall Street viaggiano incerti Dow Jones (-0,8%), S&P500 (-0,3%) e Nasdaq (+0,2%) dopo l’avvio della stagione di trimestrali, con JP Morgan in calo del 5,5% in seguito alla diffusione dei conti.

Nel corso della settimana, i dati macro e le parole di diversi esponenti della Fed, compreso il presidente Powell, hanno rafforzato le aspettative di tre o quattro rialzi dei tassi nel 2022 per contrastare le pressioni inflazionistiche, con un primo intervento già a marzo.

L’attenzione si sposta ora sui risultati societari, che permetteranno di valutare le performance delle aziende in un contesto sfidante a causa dell’inflazione elevata, le restrizioni per la pandemia e i ritardi nelle forniture.

Sullo sfondo restano le preoccupazione per l’impatto della variante Omicron, che ha comportato una contrazione fra lo 0,5% e l’1% nel Pil della Germania nell’ultimo trimestre, portando l’ufficio federale tedesco a indicare per il 2021 una crescita del 2,7%, in linea con le attese.

Nel frattempo, Christine Lagarde, presidente della Bce, ha ribadito l’impegno incrollabile per garantire la stabilità dei prezzi e ha assicurato che l’inflazione calerà nel corso dell’anno.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, a dicembre le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite dell’1,9% su base mensile, oltre il -0,1% previsto dagli analisti e contro il +0,2% del mese precedente, mentre la produzione industriale ha registrato una variazione negativa congiunturale dello 0,1%. In calo la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan a gennaio.

Sul Forex l’euro/dollaro si riduce a 1,142 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 113,9. Tra le materie prime guadagnano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+1,0%) a 85,3 dollari e il Wti (+1,1%) a 83,1 dollari, avviandosi a mettere in fila il quarto rialzo settimanale consecutivo, miglior striscia da ottobre.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane a 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,27%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Tenaris (+2,0%), Leonardo (+1,9%) dopo le nuove commesse, ed Eni (+1,0%). In calo invece Iveco (-3,4%), Moncler (-3,6%) e Ferrari (-3,9%).