Andamento prevalentemente in modesto rialzo per i tassi europei, con gli investitori intenti a valutare le prossime mosse della Fed.
I principali listini continentali si muovono in territorio negativo con il Ftse Mib che cede lo 0,8%.
Nel corso della settimana, infatti, i dati macro e le parole di diversi esponenti della Fed, compreso il presidente Powell, hanno confermato la necessità di contrastare le pressioni inflazionistiche alzando il costo del denaro. I mercati prezzano dunque tre o quattro ritocchi nel 2022, con un primo intervento già a marzo.
L’attenzione si sposta ora sulla nuova stagione di trimestrali, che prenderà il via oggi con i conti dei colossi bancari JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup. I risultati societari permetteranno di valutare le performance delle aziende in un contesto sfidante, caratterizzato da inflazione elevata, restrizioni per la pandemia e ritardi negli approvvigionamenti.
Sul fronte macro Usa, attesi nel pomeriggio i dati sulle vendite al dettaglio a dicembre, la produzione industriale e il tasso di utilizzo degli impianti nel mese scorso, e l’indice di fiducia delle famiglie elaborato dall’Università del Michigan relativo al mese di gennaio.
Tornando all’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale è salito all’1,32% (+3 bp) con uno spread in aumento a 138 punti (+8 bp).
Oltreoceano, andamento poco mosso per il tasso del T-Bond all’1,75% (+1 bp), mentre sul forex il cambio euro/dollaro in leggera flessione in area 1,145.