La società leader nello sviluppo residenziale milanese opera fin dalla sua costituzione ponendo l’accento sui temi di sostenibilità. AbitareIn crede infatti nell’importanza di far rinascere aree dismesse, realizzando progetti residenziali nuovi e innovativi in grado di migliorare la qualità della vita. L’attenzione verso l’ambiente si sposa con le strategie di creazione di valore, mantenendo una profonda attenzione verso il benessere dei clienti e gli interessi degli stakeholder.
Quando si parla di creazione di valore, illustra Eleonora Reni, Investor Relator e Board Member di AbitareIn, “è oramai immediato il riferimento al valore ‘sostenibile’. Una realtà economica che possa definirsi matura non può prescindere dalla valutazione sulla sostenibilità dei propri risultati e del proprio operato. In questo senso, uno degli obiettivi prioritari nello sviluppo del nostro business è quello di contribuire non solo alla crescita economica del contesto in cui operiamo, ma anche al miglioramento in termini di qualità dell’ambiente circostante, da un punto di vista ambientale e sociale. La nostra attività, basandosi sul recupero di aree dismesse, con la demolizione di vecchi edifici esistenti e la realizzazione di nuovi immobili performanti e immersi nel verde, ci consente di concorrere fattivamente per il raggiungimento di tali obiettivi”.
Mission portata avanti con successo dal gruppo che nel 2020 ha riportato un Valore Economico Generato pari a 78 milioni, distribuito in massima parte ai diversi Stakeholder della società. Il tutto, rispettando l’economicità della gestione e le aspettative degli interlocutori. Il valore Economico Distribuito 2020 è infatti pari a oltre 77 milioni (99% Valore Economico Generato) ed è stato impiegato per remunerare il sistema socioeconomico con cui l’azienda interagisce, tra cui il personale dipendente, i finanziatori e la collettività. Numeri positivi anche nel 2021, secondo le elaborazioni di Market Insight, il Valore Economico Generato dovrebbe attestarsi a circa 127 milioni, con un valore economico distribuito stimato a 125,6 milioni.
La nostra attività, prosegue Eleonora Reni nel corso dell’intervista, “ha anche notevoli impatti indiretti sul territorio in cui operiamo. Innanzitutto, il nostro modello, basato sul concetto di ‘rigenerazione urbana’ mediante demolizione di vecchi edifici dismessi e abbandonati e realizzazione di nuovi complessi immobiliari sostenibili e performanti, ha come indiretta, ma imprescindibile, conseguenza la riqualificazione dell’intero quartiere in cui insiste il progetto, con conseguente incremento di valore degli immobili circostanti e miglioramento della qualità della vita in tale contesto. Inoltre, i nostri progetti sono spesso accompagnati dalla realizzazione di opere pubbliche di cui beneficia l’intero quartiere, nonché dalle attività di bonifica e rimozione di materiali pericolosi, a beneficio della sicurezza e della qualità della vita del quartiere”.
Dal Bilancio di Sostenibilità emerge inoltre l’importanza delle relazioni con i molteplici stakeholder, tra cui figurano i clienti, gli Istituti di Credito che finanziano i progetti, gli investitori e tutti quei soggetti che concorrono alla realizzazione del progetto imprenditoriale.
AbitareIn “è sempre all’opera per il perfezionamento del prodotto casa e per tale ragione riteniamo fondamentale la relazione con i nostri fornitori. Stringiamo rapporti contrattuali con soggetti che garantiscano un buon grado di affidabilità ed efficienza. Tra i criteri per la valutazione, non manca l’analisi anche su altri aspetti che riteniamo fondamentali: trasparenza, correttezza, attenzione alla sostenibilità e qualità del prodotto, con lo scopo di creare relazioni strategiche basate sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione. Prediligiamo intrattenere rapporti con aziende che siano focalizzate – anche nelle loro scelte di business – su aspetti di sostenibilità ambientale. Inoltre, la nostra preferenza va a quei fornitori che hanno linee produttive a poca distanza dai nostri cantieri (prediligendo ad esempio fornitori con plant produttivi italiani anziché esteri). Valutiamo inoltre, per ogni fornitore selezionato, la capacità di dimostrare la sostenibilità della propria catena produttiva e l’utilizzo di energie rinnovabili”.
Infine, conclude l’Investor Relator, “l’emergenza pandemica ha accelerato lo sviluppo di quella sensibilità sull’argomento che già si stava sviluppando da diversi anni e in tal senso la comunicazione sul nostro impegno in temi di sostenibilità rappresenta un utile strumento per rappresentare a tutti i nostri stakeholder la centralità del tema nel nostro operato. Notiamo con piacere una sempre maggiore attenzione agli aspetti di sostenibilità anche da parte dei nostri clienti, che non vogliono più solo acquistare una casa bella e su misura, ma si aspettano che il nuovo immobile in cui andranno ad abitare sia realizzato secondo stringenti standard in tema di sostenibilità”.