ENAV – Il traffico aereo in Italia chiude il 2021 con un dato migliore delle attese

Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione continentale per la sicurezza del traffico aereo, si apprende che a dicembre 2021 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato una flessione del 13,1% rispetto al corrispondente mese del 2019 (ultimo anno pre-Covid). Una rilevazione sostanzialmente contenuta e pressoché in linea con il -12,8% di novembre (miglior risultato da inizio pandemia).

L’aggregato complessivo del 2021 evidenzia una riduzione del 42,4% rispetto al 2019, significativamente migliore del -50% pronosticato prima dell’estate dalle principali organizzazioni di settore, come IATA e la stessa Eurocontrol.

Nonostante le persistenti incertezze legate anche alla recente diffusione della variante Omicron, i dati confermano dunque una graduale ripresa del traffico, che permette di guardare con cauto ottimismo al futuro dopo le difficoltà del 2020 e della prima parte del 2021.

Ricordiamo che il traffico di rotta è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.

Per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico. Grazie ad uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, l’esposizione di Enav al rischio traffico viene ridotta al minimo. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.