Global Markets Energy – Greggio poco mosso, per Eni possibile cessione del 49% di Enipower

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata positiva per le borse europee: Ftse Mib e Dax guadagnano lo 0,4% e il Ftse 100 lo 0,7%. Chiusa Wall Street per festività (pertanto le variazioni in tabella dei titoli quotati a Wall Street si riferiscono alla chiusura di venerdì).

Poco mosse le quotazioni del greggio, che si mantengono comunque in prossimità dei massimi dal 2014 dopo aver registrato quattro settimane consecutive di guadagni in scia ai minori timori sull’impatto della variante Omicron sulla domanda.

I prezzi del petrolio sono cresciuti di oltre il 10% fino ad ora quest’anno, in un contesto che vede l’Opec+ impegnato a rimuovere gradualmente i tagli alla produzione introdotti quando la domanda è collassata nel 2020.

Nel frattempo, secondo la National Oil Corp, le forniture totali della Libia sono tornate a 1,2 milioni di barili al giorno, rispetto ai 900.000 barili al giorno della scorsa settimana a causa dello stop delle attività nei giacimenti occidentali.

Secondo Morgan Stanley, invece, il rialzo del greggio è destinato a proseguire a causa di un “triplo deficit” che peserà sul mercato per tutto il 2022: basso livello delle scorte strategiche dei Paesi consumatori, difficoltà per i produttori ad aumentare rapidamente la produzione e bassi investimenti. La banca d’investimento prevede che nel secondo semestre il prezzo del Brent arriverà a 90 dollari al barile e stima un prezzo medio per il 2022 di 78 dollari.

Secondo fonti di stampa, Eni sarebbe vicina a un accordo per vendere alla società di investimento americana Sixth Street Partners il 49% di Enipower. Il prezzo per la quota di minoranza della società si aggirerebbe attorno a 1,2 miliardi di euro, risorse fresche che il gruppo intende investire nella realizzazione di energia da fonti rinnovabili. L’accordo potrebbe essere concluso entro la fine del primo trimestre.

Bp si è aggiudicata la gara d’appalto di ScotWind per sviluppare un progetto eolico al largo delle coste scozzesi insieme a EnBW Energie Baden-Wuerttemberg.

La sussidiaria ScottishPower di Iberdrola si è aggiudicata i diritti sui fondali marini per lo sviluppo di parchi eolici con una capacità totale di 5 gigawatt al largo delle coste scozzesi.

Ubs ha avviato la copertura su Snam e Terna con raccomandazione rispettivamente ‘neutral’ e ‘buy’.