A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dello 0,5% a 27.688 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha terminato gli scambi a +0,5%, rispetto al +0,4% del corrispondente indice europeo.
L’impatto della pandemia e la prospettiva di politiche monetarie meno accomodanti da parte delle banche centrali continuano a condizionare il sentiment. Intanto, gli investitori guardano alla nuova stagione di trimestrali negli Usa per valutare la tenuta degli utili societari e capire se i conti possano dare nuova linfa al rally dell’azionario, frenato soprattutto dalle vendite sui tecnologici nelle ultime settimane.
Le indicazioni giunte dalla Fed hanno innescato un rialzo dei rendimenti obbligazionari, in linea con l’aspettativa di tassi più elevati per contrastare le pressioni inflazionistiche. In Cina, invece, la People’s Bank of China ha allentato le condizioni sui prestiti nel tentativo di contrastare il rallentamento della crescita.
Sopra le attese i dati sul Pil cinese del quarto trimestre (+4%), nonostante un rallentamento dal +4,9% del trimestre precedente a causa della crisi immobiliare e dei lockdown in alcune città per limitare i contagi. Nel 2021, l’economia è cresciuta dell’8,1% (+8% il consensus), superando l’obiettivo del governo, dopo una crescita del 2,2% nel 2020.
Bene anche la produzione industriale a dicembre (+4,3% a/a contro il +3,7% del consensus), mentre le vendite al dettaglio sono aumentate solo dell’1,7% (a fronte del +3,8% previsto). In Italia, il dato armonizzato sui prezzi al consumo conferma la crescita del 4,2% annuo a dicembre.
A Piazza Affari in rialzo le big del comparto con Buzzi Unicem e Interpump che guadagnano entrambe lo 0,9%.
Tra le mid cap in evidenza El.En (+3,1%) e Ariston (+3,3%). Bene anche Avio (+2,4%), mentre arretra Carel (-2,5%).
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni spicca Piovan (+6,7%).