Seduta in profondo rosso per le azioni Telecom Italia, che arrivano a cedere il 5,4% in area 0,414 euro, a fronte del -0,8% del Ftse Mib.
A penalizzare il titolo contribuiscono in parte le continue indiscrezioni secondo cui il piano allo studio del Direttore Generale e potenziale nuovo Ad, Pietro Labriola, prevedrebbe un riassetto alternativo all’offerta di KKR, che verrebbe quindi accantonata.
Il progetto consisterebbe in una scissione tra gli asset infrastrutturali e i servizi dell’azienda in società diverse, al fine di dividere equamente il debito e il patrimonio netto.
Labriola potrebbe essere nominato amministratore delegato già nel Cda del 21 gennaio, mentre la risposta di Tim sull’eventuale permesso a KKR di avviare la due diligence dovrebbe arrivare durante la presentazione del nuovo piano industriale e dei risultati del 2021, in programma il 2 marzo.
Sulle azioni Telecom Italia pesa anche il giudizio di Barclays, che ha ridotto il target price obiettivo da 0,35 a 0,27 euro, pur confermando la raccomandazione equalweight, abbassando le stime sull’Ebitda organico 2021-2023 per riflettere l’ultimo profit warning lanciato da Tim.