Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Industriale.
Proseguono in leggero rialzo le borse europee. Il CAC 40 al momento segna la migliore performance con il +1%, a seguire il DAX (+0,7%) e il Ftse 100 (+0,5%). Poco sopra la parità il Ftse Mib (+0,1%). Rialzi generalizzati anche a Wall Street, dove il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,4%.
La produzione di Antofagasta si è mantenuta in linea con le previsioni nel 2021, tuttavia la società ha avvertito che prevede un aumento dei costi operativi per l’anno in corso.
Nello specifico, la società cilena prevede costi netti di 1,55 dollari per libbra per il 2022, un aumento rispetto agli 1,2 dollari per libbra dello scorso anno. Il dato riflette il calo della produzione e l’aumento dei costi di input, in particolare per l’acido solforico.
Guardando al futuro, Antofagasta ha confermato la guidance relativa alla produzione a 660.000-690.000 tonnellate per il 2022 e ha previsto una spesa in conto capitale compresa tra 1,7 e 1,9 miliardi di dollari.
La società ha riferito inoltre che la produzione di rame è diminuita dell’1,7% nel 2021 a 721.500 tonnellate, in linea con le precedenti stime di 710.000-740.000 tonnellate.
Holcim ha emesso con successo due obbligazioni legate alla sostenibilità nel mercato del franco svizzero, con l’azione per il clima al centro della sua strategia di finanziamento. Le obbligazioni hanno raccolto CHF 325 milioni e CHF 100 milioni, con scadenze rispettivamente nel 2026 e nel 2032 a un costo dello 0,35% e dello 0,90% annuo.
Géraldine Picaud, CFO di Holcim, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere la prima azienda a lanciare un’obbligazione legata alla sostenibilità sul mercato del franco svizzero. L’obbligazione ha attratto nuovi investitori ESG, a dimostrazione della loro fiducia nella solidità finanziaria, nella strategia e nella capacità di Holcim di raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità”.
Questa transazione è stata il terzo accesso al mercato obbligazionario svizzero negli ultimi 10 mesi, consentendo alla società di raccogliere in totale 1,1 miliardi di franchi.
Il colosso minerario anglo-australiano Rio Tinto ha annunciato di voler posticipare di almeno un anno la tempistica per l’apertura della sua nuova miniera di litio “Jadar” da 2,1 miliardi di euro in Serbia.
Il primo ministro serbo Ana Brnabić ha dichiarato martedì che il governo serbo non prenderà alcuna decisione senza prima consultare le comunità locali. In merito allo sfruttamento, Brnabić aveva precedentemente affermato, in occasione dell’avvio del progetto, che era necessario vedere quale impatto sull’ambiente avrebbe potuto avere l’operazione.