Mercati asiatici – Segni rossi diffusi con Nikkei -2,8%

Seduta in rosso per i principali listini asiatici in un contesto che resta appesantito dalla prospettiva di inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve per contrastare l’inflazione elevata.

In particolare crescono le aspettative secondo cui la banca centrale americana potrebbe aumentare i tassi di interesse a marzo di oltre un quarto di punto percentuale.

Direzione opposta invece per la Cina dove l’istituto centrale si è impegnato a utilizzare più strumenti di politica monetaria per sostenere l’economia e allentare lo stress di credito in una situazione gravata dalla crisi immobiliare.

Nuovi segnali sono attesi intanto dalla stagione delle trimestrali Usa che prosegue questa settimana con i conti, tra le altre, di Morgan Stanley, Bank of America, UnitedHealth Group e Netflix.

Male nel frattempo Sony che cede a Tokyo il 12,8% ai minimi da fine ottobre dopo che la competitor nel settore dei videogiochi Microsoft ha annunciato l’acquisto dello sviluppatore Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,1335 e il dollaro yen a 114,30. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 88 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 85,44 dollari al barile. Oro a 1.814 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen si muovono rispettivamente a -0,7% e -1,4%. Hong Kong a -0,4%.

In Giappone il Nikkei e il Topix cedono rispettivamente il 2,8% e il 3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (-1,5%), S&P 500 (-1,8%) e Nasdaq (-2,6%).