Mercati Usa – Apertura di ottava in forte discesa

L’inizio della settimana delle trimestrali, dopo la giornata di chiusura per la festività del Martin Luther King Day di lunedì, parte a Wall Street con un deciso calo esteso a tutti i principali indici che reagiscono negativamente alla nuova impennata dei rendimenti obbligazionari, del petrolio e delle prime trimestrali poco brillanti di due delle più importanti istituzioni finanziarie del Paese: Goldman Sachs e JP Morgan, le quali lasciano sul terreno rispettivamente il sette ed oltre il quattro per cento.

Tutti gli indici principali bucano al ribasso la media mobile a 200 giorni ponendo qualche dubbio sulla continuazione del trend rialzista.

I listini più colpiti sono il Russell 2000 (-3,1%) ed il Nasdaq (-2,6%), seguiti dallo S&P500 (-1,8%) e dal Dow Jones (-1,5%).

Tutti i titoli tecnologici cedono tra i due (Apple) ed i quattro punti percentuali (Facebook), ma senza particolari crolli individuali.

Esplode la volatilità con il VIX che sale di quasi il venti per cento a 22,8 punti.

Tornano ad impennarsi i rendimenti obbligazionari con il Tbond che balza di otto punti base terminando la seduta all’1,87%.

Materie prime ancora in denaro, trainate dal petrolio che guadagna il tre per cento e si inerpica a 86 dollari al barile.

Andamento a due velocità diverse, invece, per i due principali metalli preziosi, oro ed argento. Il metallo più nobile chiude invariato, mentre l’argento guadagna quasi tre punti percentuali.

In ripresa anche le principali materie prime agricole trainate dal frumento (+3%).

Sul mercato valutario, il dollaro prosegue la sua fase di recupero e guadagna un’intera figura nei confronti della moneta unica salendo a 1,133.