Proseguono le vendite su Telecom Italia, in calo del 4,0% a 0,406 euro, a fronte del -0,8% dell’indice Ftse Mib. Il titolo scende per la prima volta da novembre al di sotto di 0,42 euro, dopo il balzo da 0,35 a 0,45 euro del 22 novembre innescato dall’offerta di KKR.
Secondo quanto riportato da fonti di stampa, il Direttore Generale Pietro Labriola ha presentato ieri informalmente al Cda il piano per il riassetto del gruppo.
Il progetto prevede la separazione delle attività in due società: una in cui confluirebbero la rete fissa, Sparkle e Telsey, ovvero gli asset caratterizzati da una rilevanza strategica nazionale, mentre la Società dei servizi comprenderebbe le attività retail, il cloud e Tim Brazil, oltre alla partecipazione in Inwit e la rete mobile.
Il piano avrebbe riscosso l’apprezzamento del board, consolidando la prossima nomina di Labriola come nuovo amministratore della Società, che verrà con ogni probabilità decretata dal Cda del 21 gennaio.
L’ipotesi di un riassetto con scissione delle attività allontana le possibilità di successo dell’offerta di KKR, motivo per cui l’appeal speculativo del titolo si sta riducendo.
Dall’altro lato, l’approvazione del progetto presentato da Labriola aumenterebbe le probabilità di creazione della rete unica, con una successiva fusione tra la società della rete di Tim e gli asset di Open Fiber, malgrado la residua incertezza a livello politico.