FUM – Maggiore internazionalizzazione per esportare la cultura del marmo

Franchi Umberto Marmi, player di riferimento nella lavorazione e commercializzazione di blocchi e lastre di marmo di Carrara, conferma la propria strategia mirata a rafforzare il presidio sui mercati esteri, tramite una politica commerciale volta a posizionare i propri prodotti nel segmento del lusso.

La società ha perseguito negli anni una politica di crescita ampliando la propria attività sul mercato nazionale e internazionale, attraverso una strategia di diversificazione geografica focalizzata prima sul mercato asiatico e mediorientale, per poi iniziare la commercializzazione dei propri prodotti anche negli Usa.

Il Gruppo rappresenta uno degli ambasciatori del “Made in Italy” a livello globale, contribuendo ad esportare la cultura del marmo e della pietra naturale in nuove aree geografiche tramite progetti speciali e partnership.

E questo anche in scia al crescente apprezzamento dimostrato dai clienti per il basso impatto ambientale dei prodotti della società, date le caratteristiche intrinseche di sostenibilità che caratterizzano la pietra naturale e la sua filiera produttiva.

Diversificazione geografica con posizionamento di alta gamma

“Il nostro processo di internazionalizzazione passa attraverso la continua ricerca di nuove partnership con dealer locali in mercati dove abbiamo una presenza più radicata” spiega Alberto Franchi, Presidente e Amministratore Delegato di FUM.

A ciò si aggiunge l’apertura di punti vendita diretti come avvenuto ad esempio in Australia, mantenendo sempre una politica commerciale volta a un posizionamento nel segmento del lusso di alta gamma.

“Abbiamo scelto di aprire uno showroom Franchi Umberto in Australia, che è un mercato importante per la pietra naturale ma in cui non avevamo molti clienti storici, riuscendo a guadagnare market share”.

“Vogliamo rafforzare la nostra presenza sia in mercati più consolidati, quali Cina e Nord America, sia proseguire nel percorso di sviluppo dove ci sono ottime prospettive per il nostro settore, come Emirati Arabi e Medio Oriente”.

“Come azienda abbiamo da sempre avuto una vocazione internazionale, senza mai focalizzarci su un singolo mercato in un’ottica di riduzione del rischio legato a un singolo paese” dichiara l’Amministratore delegato.

Una diversificazione geografica resa ancora più importante dalle problematiche emerse con lo scoppio della pandemia, che ha causato l’imposizione di lockdown in diversi paesi in momenti differenti in base all’evoluzione dei contagi.

Strategia riflessa anche dai numeri del Gruppo che, anche in un 2021 ancora caratterizzato da un quadro congiunturale sfidante, ha registrato una forte ripresa dei risultati, con la continua espansione geografica che dovrebbe garantire il proseguimento del percorso di crescita anche nei prossimi anni.

Cina e Stati Uniti trainano la crescita del fatturato oltre i livelli pre-pandemia

Il terzo trimestre 2021 ha confermato la forte ripresa dell’attività del Gruppo, registrando una crescita dei ricavi del 42% a 14,3 milioni grazie soprattutto all’importante incremento conseguito in Cina (+330% rispetto allo stesso trimestre del 2020) e negli Stati Uniti (+55% rispetto al terzo trimestre 2020).

Risultati ancor più significativi se paragonati alle vendite del terzo trimestre 2019, prima dello scoppio della pandemia, rispetto a cui la crescita risulta del 9%.

Nel complesso, nei primi nove mesi dello scorso anno il fatturato è aumentato del 33% a 47,7 milioni, con le vendite realizzate in Cina che hanno evidenziato un +137% a 14,5 milioni e un +10% rispetto al pari periodo 2019.

Le vendite sul mercato italiano, invece, hanno registrato un aumento del 12% rispetto ai primi nove mesi del 2020, raggiungendo i 18,4 milioni pari al 39% del totale ricavi, a conferma della ripresa in atto non solo sui mercati internazionali ma anche sul mercato domestico.

Numeri che confermano le aspettative per l’intero esercizio 2021, che secondo le previsioni dovrebbe chiudersi con un fatturato pari, se non superiore, ai livelli pre-pandemia del 2019, accompagnato da un progressivo miglioramento della redditività grazie a un mix prodotto più favorevole.

L’attività di M&A

Il tutto senza contare la possibilità di crescere ulteriormente per linee esterne, con l’obiettivo di consolidarsi nel mercato dell’approvvigionamento e rafforzare il presidio sui mercati esteri, con l’apertura di nuovi canali di vendita e l’acquisizione di altre produzioni.

Dopo aver finalizzato l’operazione Ingegner Giulio Faggioni all’inizio 2021, che ha consentito a FUM di rafforzare la posizione di leadership nel segmento dei marmi di qualità, il nuovo anno si è aperto con l’annuncio del deal per rilevare il 51% di Recovery Stone dalla società Il Fiorino Srl.

Un investimento che conferma “la nostra intenzione di rafforzare il presidio industriale nel distretto di Carrara nelle attività di trasformazione dei blocchi in lastre e della successiva valorizzazione” afferma Franchi.

“L’investimento coerentemente con quanto previsto dal piano strategico della Società, favorirà un continuo incremento del prodotto trasformato da blocchi in lastre generando inoltre significative ricadute occupazionali”.

La collaborazione tra le due società nasce dall’idea di integrare alcune fasi della filiera di trasformazione dei blocchi in lastre, al fine di garantire una migliore qualità dei prodotti, controllando direttamente le varie fasi del processo.

In particolare, le attività della nuova realtà si concentreranno sulle fasi successive alla segagione dei blocchi: retinatura, resinatura, stuccatura e lucidatura. Si tratta di attività critiche nel processo di valorizzazione delle lastre di marmo, il cui controllo, in termini di processo, è fondamentale al fine di poter garantire il mantenimento di elevati standard qualitativi.

Un’ulteriore conferma del processo di consolidamento del settore, che vede Franchi Umberto Marmi ricoprire una posizione di leadership forte di una solida generazione di cassa garantita dagli elevati livelli di marginalità che caratterizzano il business del gruppo.

“Continueremo a lavorare affinché tali iniziative possano ripetersi in futuro, creando alleanze e sinergie che permetteranno di valorizzare il nostro prodotto, unico al mondo” conclude Alberto Franchi.

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