Mercati – Europa migliora con Wall Street, Milano a +0,4%

Andamento contrastato per le borse europee mentre Wall Street ha aperto in rialzo dopo le vendite dell’ultima seduta. Il Ftse Mib guadagna lo 0,4% in area 27.490 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Oltreoceano, rimbalzano Dow Jones (+0,9%), S&P500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,6%) con focus sulla stagione di trimestrali aspettando stasera i conti di Netflix, mentre si allenta la pressione sui rendimenti obbligazionari che ha penalizzato soprattutto i tecnologici nelle ultime sedute.

Il Treasury decennale torna così in area 1,83%, dopo aver sfiorato l’1,9% in scia alla prospettiva di una stretta monetaria più rapida delle attese da parte della Fed. Il presidente americano Joe Biden ha affermato che è compito della banca centrale tenere a freno l’aumento dei prezzi, allentando gli stimoli attraverso un rialzo dei tassi di interesse e una riduzione del bilancio.

Dinamica che tuttavia potrebbe aumentare ulteriormente la volatilità sui mercati azionari, in un contesto frenato anche dalle incertezze legate alla pandemia e alle limitazioni nelle forniture.

Christine Lagarde, presidente della Bce, ha invece escluso nuovamente un aumento dei tassi nell’eurozona, sottolineando come le pressioni inflazionistiche siano più deboli e la ripresa meno avanzata rispetto agli Usa. Le minute relative all’ultima riunione mostrano concordanza tra i membri del consiglio direttivo sul fatto che l’accelerazione dei prezzi sia guidata in gran parte da fattori temporanei e dovrebbe dunque attenuarsi nel corso dell’anno.

I dati macro hanno confermato la crescita tendenziale dei prezzi al consumo dell’eurozona al 5% a dicembre, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione statunitensi sono salite la scorsa settimana al massimo da tre mesi, evidenziando l’impatto della variante omicron sul mercato del lavoro. In crescita oltre le attese, invece, l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia (23,2 punti a gennaio).

In Cina, la banca centrale ha tagliato i costi di finanziamento per supportare l’economia in rallentamento mentre le autorità stanno considerando di facilitare l’accesso dei costruttori a determinati fondi per affrontare la crisi di liquidità del settore.

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,134 e il cambio fra biglietto verde e yen arretra a 114,1.

Tra le materie prime, rifiatano le quotazioni del greggio dopo la corsa delle scorse sedute, con il Brent (-0,2%) a 88,2 dollari e il Wti (flat) a 85,8 dollari in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa all’1,29% e quello tedesco nuovamente negativo.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Enel (+2,5%), Prysmian (+2,3%) e Telecom Italia (+1,9%), mentre arretrano Tenaris (-1,8%), Saipem (-2%) e Stellantis (-2,3%).