Mercati – Mattinata incerta, Piazza Affari poco mossa con il Vecchio Continente

Borse europee perlopiù intorno alla parità mentre i futures di Wall Street scambiano in rialzo dopo la chiusura negativa di ieri. L’attenzione degli investitori resta rivolta alla politica monetaria e ai risultati societari, con i conti di Netflix attesi questa sera.

Il Ftse Mib di Milano è pressoché invariato (+0,1%) in area 27.390 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), più arretrato il Cac 40 di Parigi (-0,5%)

Rialzi dello 0,3% per i derivati su Dow Jones e S&P500, mentre quello sul Nasdaq guadagna oltre mezzo punto percentuale preannunciando una partenza positiva per i titoli tecnologici, particolarmente colpiti nell’ultimo periodo dal rialzo dei rendimenti obbligazionari.

Il Treasury decennale torna in area 1,83% dopo aver sfiorato l’1,9%, in scia alla prospettiva di una stretta monetaria più rapida delle attese da parte della Fed, per far fronte alle pressioni inflazionistiche.

Il presidente americano Joe Biden ha affermato che è compito della banca centrale tenere a freno l’aumento dei prezzi, sostenendo i piani di allentamento degli stimoli. Piani che passeranno per maggiori tassi di interesse e una riduzione del bilancio, con il rischio di aumentare ulteriormente la volatilità sui mercati azionari.

Christine Lagarde, presidente della Bce, ha invece escluso nuovamente un aumento dei tassi nell’eurozona, affermando che, nonostante le pressioni, l’istituto europeo ha “tutte le ragioni” per non rispondere con la stessa forza della Fed all’impennata dei prezzi al consumo, trainata da shock dell’offerta e dal balzo dei costi energetici.

A tal proposito, l’inflazione nell’eurozona si conferma al 5% tendenziale a dicembre, mentre nel pomeriggio sono attese le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa. Focus anche sulle minute relative all’ultima riunione della Bce.

Nel frattempo, la banca centrale cinese ha tagliato i costi di finanziamento per supportare l’economia in rallentamento mentre le autorità stanno considerando di facilitare l’accesso dei costruttori a determinati fondi per affrontare la crisi di liquidità del settore.

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,135 così come il cambio fra biglietto verde e yen a 114,3.

Tra le materie prime, rifiatano le quotazioni del greggio dopo la corsa delle scorse sedute, con il Brent (-0,4%) a 88,1 dollari e il Wti (-0,3%) a 85,6 dollari in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa all’1,31% e quello tedesco nuovamente negativo.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Finecobank (+1,25%), Telecom Italia (+1,2% dopo i recenti ribassi), Recordati (+1,1%) e Amplifon (+1,1%) mentre arretrano Saipem (-1,8%), Stm (-0,9%) ed Eni (-0,8%).