Dopo la debolezza delle ultime sedute le azioni Telecom Italia guadagnano oggi il 2,3% in area 0,42 euro, registrando la miglior performance tra i titoli dell’indice Ftse Mib (+0,4%).
A sostenere le quotazioni contribuiscono le ultime indiscrezioni secondo cui l’eventuale approvazione del piano di riassetto allo studio del Direttore Generale (e probabile prossimo Ad) Pietro Labriola potrebbe far tornare in voga una successiva fusione con la rivale Open Fiber.
Il progetto, attualmente accantonato, verrebbe agevolato dallo spin-off della rete fissa di Tim in una società di nuova costituzione (NetCo) che verrebbe poi integrata con Open Fiber già entro la fine di quest’anno, al fine di costruire un’unica rete telefonica nazionale e risparmiare miliardi di euro in investimenti duplicati.
Il piano si configura come un’alternativa all’offerta da 10,8 miliardi del fondo americano KKR, momentaneamente in sospeso. Il progetto di Labriola, che dovrebbe essere nominato Ad nel Cda di domani, verrà probabilmente approvato dal board di Tim il prossimo 2 marzo.
In questo modo Cassa Depositi e Prestiti SpA, che possiede il 10% di Telecom Italia e controlla anche Open Fiber, potrebbe rafforzare la presa sulla nuova società di rete, allentando le preoccupazioni del governo sul mantenimento del controllo di un asset di rilevanza nazionale strategica.
Si segnala infine che nessuna decisione finale è stata presa e che un’eventuale fusione con Open Fiber necessiterebbe comunque dell’approvazione delle autorità di regolamentazione della concorrenza italiane ed europee.