Mercati – Eurolistini in peggioramento, Milano a -2%

Le borse europee peggiorano rispetto alla mattinata mentre Wall Street ha aperto contrastata, in un clima condizionato dalla prospettiva di un minor supporto monetario e da alcuni risultati societari contrastanti.

Il Ftse Mib di Milano cede il 2% in area 27.000 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-2,2%), il Cac 40 di Parigi (-1,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%) e il Ftse 100 di Londra (-1,2%). Oltreoceano, resiste il Dow Jones sulla parità mentre arretrano S&P500 (-0,4%) e Nasdaq (-0,7%).

L’attenzione resta principalmente focalizzata sulla politica monetaria e in particolare sulla prossima riduzione degli stimoli da parte della Fed, che si appresta ad alzare ripetutamente i tassi e alleggerire il proprio bilancio da 8.800 miliardi di dollari per contrastare l’inflazione ai massimi da quarant’anni.

Intanto, archiviata la delusione Netflix, prosegue la stagione di trimestrali che fin qui non ha fornito indicazioni sufficientemente positive per alimentare un nuovo rally dell’azionario.

L’avversione al rischio spinge gli acquisti sui bond e il rendimento del Treasury decennale cala nuovamente sotto l’1,8%, dopo aver sfiorato nei giorni scorsi l’1,9% in scia alle aspettative di più interventi restrittivi da parte della Fed.

Per quanto riguarda i dati macro, le richieste di sussidi di disoccupazione diffuse ieri negli Usa hanno evidenziato un valore sui massimi da tre mesi, a testimonianza dell’impatto della variante Omicron sul mercato del lavoro. In programma oggi il leading index americano e la fiducia dei consumatori dell’eurozona.

Focus anche sulle tensioni internazionali, con le tensioni tra Russia e Ucraina che coinvolgono anche gli Stati Uniti.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,135 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 113,7, con la valuta giapponese favorita rispetto alle altre divise dallo status di asset rifugio.

Tra le materie prime, ritracciano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 87,4 dollari e il Wti (-1,0%) a 84,6 dollari, complice un aumento a sorpresa delle scorte di greggio statunitensi. La Casa Bianca ha anche affermato che potrebbe accelerare il rilascio di riserve strategiche.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,27%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate i maggiori ribassi interessano Prysmian (-4,4%), Stellantis (-3,9%) e Tenaris (-3,8%) mentre scambia in positivo soltanto Recordati (+0,4%).