Mercati Usa – Svanisce nel finale un altro tentativo di rimbalzo

Wall Street apre positiva e riesce con convinzione ad accelerare l’azione di recupero che porta il Nasdaq a guadagnare poco oltre il due per cento, in concomitanza con la chiusura dei mercati europei.

Da quel momento, tuttavia, inizia la fase di declino che si accentua nelle ultime due ore con chiusura negative per  tutti gli indici principali e con quello tecnologico che cede oltre tre punti percentuali tra massimo e minimo intraday.

La debolezza del momento dell’equity americano è confermata dal fatto che tutti gli indici chiudono sui minimi di giornata, incapaci di reagire al nuovo “sell-off”.

Il bilancio finale vede il Nasdaq cedere l’1,3%, il Russell 2000 l’1,9%, lo S&P500 l’1,1% ed il Dow Jones lo 0,9%.

Tra i titoli principali Amazon cede il tre per cento e si avvicina alla soglia psicologica dei 3.000 dollari. In deciso calo anche AMD (-5%) e Nvidia (-3,5%). Nuovo crollo di Peloton (-24%), leader mondiale nel fitness, il cui calo raggiunge l’85% dai massimi dello scorso anno.

Si impenna di nuovo il VIX che guadagna oltre sei punti percentuali salendo fino a 25,60 punti.

Giornata movimentata anche sul fronte obbligazionario con il rendimento del Tbond che prosegue il calo della seduta precedente in una sorta di “flight to safety”, cedendo tre punti base fino al all’1,82%.

Materie prime anch’esse sotto pressione, dopo una settimana di continui rialzi.

Il petrolio parte di nuovo in quarta superando gli 86 dollari al barile, ma chiude poco la di sopra degli 85 con un calo di quasi un punto percentuale. Anche il rame cede oltre un punto percentuale.

Prosegue, invece, la fase rialzista dei due principali metalli preziosi, oro ed argento. Il metallo più nobile chiude invariato dopo aver tentato invano un nuovo allungo, mentre l’argento termina in rialzo di oltre un punto e mezzo percentuale e ne somma quasi otto nelle ultime tre sedute.

Sul mercato valutario, il dollaro torna a salire nei confronti della moneta unica terminando a 1,131.