Bper potrebbe presentare un’offerta vincolante a FITD per l’acquisto dell’80% del capitale di Carige prima del 15 febbraio, termine fissato per l’esclusiva e la due diligence.
L’indiscrezione viene riportata da La Stampa, mentre la due diligence, partita lo scorso 14 gennaio, va avanti per ora secondo i piani. La banca ligure ha nominato lo Studio Gianni & Origoni quale advisor legale nell’ambito del processo lo scorso 17 gennaio.
Secondo quanto riportato da MF Dow Jones nei giorni scorsi, filtra un moderato ottimismo sul raggiungimento di un’intesa, anche perché molti documenti erano già diventati disponibili in una data room virtuale.
Non sono attese grosse sorprese, anche perché il rischio legale rappresentato dalla richiesta di risarcimento presentata dall’ex socio di riferimento di Carige, la Malacalza Investimenti, non rappresenta più un ostacolo dopo che il Tribunale ha respinto tale richiesta nelle scorse settimane.
Varie strutture della banca, sono al lavoro, insieme ai rispettivi consulenti, per rispondere alle richieste di Bper e per fornire le necessarie documentazioni.
La banca modenese ha offerto il prezzo simbolico di 1 euro per rilevare l’80% di Carige in mano al FITD per poi lanciare un’Opa sul restante 20% a 0,80 euro per azione. L’obiettivo è arrivare al controllo di Carige entro il 30 giugno 2022.
Intorno alle 09:40 a Piazza Affari i titoli Carige guadagnano lo 0,1% a 0,77 euro, mentre le azioni Bper cedono l’1,3% a 1,86 euro. L’indice di settore lascia sul terreno lo 0,5 per cento.