Obbligazioni – Rendimenti ancora in calo per i governativi europei

Seduta in calo per i rendimenti del Vecchio Continente in un clima appesantito dalla prospettiva di minori stimoli monetari e dall’escalation di tensioni fra Russia e Ucraina.

Listini continentali in rosso con il Ftse Mib che cede il 4,4%.

Il focus è prevalentemente rivolto alla riunione della Fed in calendario mercoledì, in cui la banca centrale dovrebbe annunciare un aumento dei tassi di interesse a marzo e una riduzione del bilancio entro la fine dell’anno, per contrastare l’inflazione. Secondo Goldman Sachs, la stretta monetaria quest’anno potrebbe essere persino più rapida di quanto attualmente si preveda.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, si attende giovedì il dato sul Pil statunitense mentre gli indici Pmi dell’eurozona hanno evidenziato un parziale rallentamento della crescita a gennaio, complice la diffusione della variante Omicron.

Sullo sfondo, restano le tensioni geopolitiche per un possibile attacco russo all’Ucraina, che potrebbe portare a sanzioni e ripercussioni anche in Europa alla luce dell’attuale crisi energetica.

La Nato sta mandando navi e caccia nell’Europa dell’Est per rinforzare la capacità di difesa dell’area, mentre la Russia continua ad aumentare la presenza militare dentro e fuori il Paese.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale è sostanzialmente stabile all’1,33% con uno spread a 143 punti (+2 bp), nel giorno in cui prendono il via le votazioni in Parlamento per la scelta del nuovo presidente della Repubblica.

Nell’asta del prossimo 26 gennaio il Tesoro offrirà massimi 3,75 miliardi di BTP Short Term e un miliardo di BTP€i.

Oltreoceano il tasso del T-Bond cala all’1,72% (-5 bp), mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,131.