Oil & Gas (-0,3%) – Settimana in rialzo per Tenaris (+1%)

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo dell’1,8% a 27.061 punti, in linea all’andamento negativo delle borse europee, ad eccezione di Londra, e portando la performance da inizio anno in negativo.

Nel corso della settimana, il sentiment dei mercati è stato penalizzato dalla prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse più rapido del previsto da parte della Federal Reserve per contrastare l’elevata inflazione, andando a colpire soprattutto il settore tecnologico.

Allo stesso tempo, la stagione delle trimestrali a stelle e strisce fino ad ora ha fornito segnali in chiaroscuro, evidenziando il rischio che le indicazioni provenienti dai risultati societari potrebbero non riuscire a ravvivare il rally dell’azionario.

Le quotazioni del greggio si sono portate sui massimi dal 2014 nell’ottava, complici il rallentamento delle forniture per l’esplosione di un oleodotto che collega l’Iraq alla Turchia e le tensioni in Medio Oriente con l’attacco dei ribelli yemeniti ai danni degli Emirati Arabi Uniti.

A supportare ulteriormente i prezzi si sono aggiunte anche le difficoltà connesse all’aumento di produzione negli stati membri dell’Opec+. Secondo i dati pubblicati dall’International energy agency (Iea), il gruppo ha prodotto 800.000 barili al giorno in meno dei propri target per dicembre.

L’Iea ha aggiunto che, sebbene il mercato del greggio potrebbe far segnare un surplus significativo nel primo trimestre di quest’anno, le scorte dovrebbero rimanere ben al di sotto dei livelli pre-pandemici.

Secondo il suo report mensile, il surplus globale di offerta si sta restringendo e la domanda di petrolio è sulla strada per tornare sui livelli pre-pandemia di 99,7 milioni di barili al giorno avendo subito solo un impatto molto limitato dalla variante Omicron.

L’agenzia con sede a Parigi ha alzato le previsioni sulla domanda globale di 200.000 barili al giorno sia per il 2021 che per il 2022, mentre i consumi cresceranno rispettivamente di 5,5 milioni e di 3,3 milioni di barili al giorno.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,3% w/w, rispetto al -1,9% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto settimana in rialzo per Tenaris (+1% w/w), mentre Saipem (-0,3% w/w) ed Eni (-0,4% w/w) hanno chiuso con un bilancio complessivo in lieve ribasso.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in calo soprattutto in calo soprattutto Maire Tecnimont (-5,4% w/w), con le vendite che sono prevalse anche su Saras (-1,6% w/w).