AbitareIn – Ritmi di crescita da tech company, prospettive future sostenute dalla solida pipeline

L’assemblea degli azionisti di AbitareIn ha recentemente approvato i risultati dell’esercizio 2020-2021 chiuso lo scorso 30 settembre con ricavi consolidati in aumento a 124,8 milioni (+70,8%), di cui ricavi delle vendite pari a 50,4 milioni (41,4 milioni FY19-20) riferiti alle consegne dell’ultima parte del progetto Abitare In Maggiolina e delle prime 104 unità del progetto Olimpia Garden. Forte progresso anche a livello di Ebt consolidato adjusted a 19,6 milioni (+58,1%; 16,7 milioni EBT consolidato) e dell’utile netto del gruppo a 12,2 milioni (+32,6%; EPS a 0,47 euro).

Per approfondire e analizzare i traguardi raggiunti abbiamo contattato Marco Claudio Grillo, co-fondatore e Amministratore Delegato di AbitareIn, che ha sottolineato come “i risultati ottenuti nell’ultimo esercizio approvato hanno confermato il trend di crescita della nostra società, che continua a registrare ottime performance anche in un periodo ancora fortemente influenzato dalla pandemia. Riteniamo che la nostra specializzazione in termini di prodotto, la focalizzazione su un preciso mercato, l’industrializzazione del modello di business e l’informatizzazione dei processi continuino ad essere le nostre armi vincenti, nonostante gli effetti, soprattutto in termini di slittamento nell’avvio delle commercializzazioni, causati dall’emergenza sanitaria”.

La pandemia, prosegue l’Amministratore Delegato, “ha accelerato quelle tendenze in termini di ‘nuove esigenze’ che già da tempo si stavano sviluppando nel nostro settore. Il nostro prodotto, su misura, con ampi spazi all’aperto, immerso nel verde, efficiente sia in termini di gestione degli spazi che in termini di performance energetiche, risponde perfettamente a queste nuove esigenze abitative sempre più presenti in chi vuole acquistare casa. I mesi trascorsi in casa a causa dei lockdown, l’incremento del work from home, hanno posto ancor di più l’accento sulla centralità della casa tra le priorità delle famiglie e definito in modo sempre più netto il valore aggiunto di una casa di nuova costruzione e realizzata su misura”.

I numeri dell’esercizio 2020-2021 ribadiscono il trend di crescita intrapreso dalla società che negli anni ha registrato un progresso dimensionale a un ritmo tipico da Tech Company, mantenendo al contempo un profilo di rischio minimo. Un andamento destinato a proseguire, considerando anche i recenti incrementi della pipeline con l’acquisto nel corso del 2021 di 7 nuove aree, pari a 800 nuovi appartamenti tipo per oltre 300 milioni.

“Nell’ultimo anno abbiamo proseguito nel consolidamento della nostra posizione di leadership, anche grazie a un importante incremento della pipeline di sviluppo, che consta oggi di 22 aree, per circa 300.000 mq commerciali. Il mercato residenziale milanese continua a registrare performance eccezionali, con risultati che non solo superano di gran lunga i dati dell’anno scorso, ma migliori anche rispetto agli anni pre-pandemia, con forti incrementi non solo dei volumi delle transazioni, ma altresì dei prezzi. In particolare, il settore del nuovo, proprio per le sue peculiarità e la maggiore capacità di adattarsi alle nuove tendenze, unitamente alla ‘scarsità’ di prodotto dovuta ai rallentamenti nelle fasi autorizzative, registra un forte incremento”.

L’Amministratore Delegato si è soffermato poi sulle iniziative per il prossimo futuro, segnalando “l’adozione di una nuova strategia di commercializzazione delle nuove operazioni, che vedrà la riduzione del lasso di tempo intercorrente tra la commercializzazione e la consegna degli appartamenti, al fine di trarre maggior beneficio dall’incremento dei prezzi di vendita cui stiamo assistendo. Inoltre, alla luce dell’incremento dei costi di costruzione cui stiamo assistendo, abbiamo messo a punto diverse strategie per la mitigazione di tale rischio, che coinvolgono l’attenta pianificazione di avvio dei progetti, l’introduzione di opportune clausole contrattuali nei contratti con clienti e appaltatori, nonché una strategia di partnership pluriennale con i nostri principali fornitori”.

Infine, un commento sulla quotazione in Borsa della controllata Homizy, attiva nel business di messa a reddito di immobili residenziali attraverso soluzioni di co-living, che ha già avviato le attività dei primi due progetti riguardanti la realizzazione complessiva di circa 600 camere in circa 150 appartamenti in condivisione.

“Un obiettivo che ci eravamo dati fin dalla sua nascita. La Borsa rappresenta uno strumento di grande supporto per le società con un alto potenziale di crescita come Homizy e siamo molto soddisfatti di aver concluso l’iter con la raccolta di capitale più importante vista finora su questo segmento di mercato, con una capitalizzazione pre-money riconosciuta alla società di 45 mln di euro. Abbiamo iniziato a studiare e progettare il prodotto del co-living ormai tre anni fa, quando ancora era quasi uno ‘sconosciuto’ nel panorama nazionale e agli albori del proprio sviluppo in quello internazionale, investendo attivamente per la realizzazione di un prodotto ancora unico in Italia. Oggi, con i primi due progetti in corso di realizzazione, Homizy è pronta a diventare leader del settore a Milano. Il modello di Homizy, cd. ‘build to share’, nasce con l’obiettivo di offrire una soluzione abitativa smart, di qualità, dinamica, efficiente ed economicamente sostenibile, per i giovani lavoratori che vivono o arrivano a Milano, rispondendo a quella ‘emergenza abitativa’ che si fa sempre più forte nella nostra Città e che non vede ancora soluzioni per questo segmento di popolazione”.