Nell’ultima seduta il Ftse Mib ha perso il 4% a 25.972 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha registrato il -6,2% rispetto al -5,3% del corrispondente indice settoriale europeo.
Le borse europee sprofondano ulteriormente in un clima appesantito dalla prospettiva di minori stimoli monetari e dall’escalation di tensioni fra Russia e Ucraina.
L’attenzione è prevalentemente rivolta alla riunione della Fed di domani, in cui la banca centrale dovrebbe annunciare un aumento dei tassi di interesse a marzo e una riduzione del bilancio entro la fine dell’anno, per contrastare l’inflazione. Secondo Goldman Sachs, la stretta monetaria quest’anno potrebbe essere persino più rapida di quanto attualmente si preveda.
Una prospettiva che ha portato gli investitori a rivalutare l’outlook dell’economia e dei mercati, incrementando la volatilità e portando l’indice Vix ai massimi da circa un anno.
Nel frattempo, prosegue la stagione di trimestrali, che in settimana vedrà i conti di colossi come Apple, Boeing, GE, 3M, Deutsche Bank, Microsoft, Samsung Electronics e Tesla.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, si attende giovedì il dato sul Pil statunitense mentre gli indici Pmi dell’eurozona hanno evidenziato un parziale rallentamento della crescita a gennaio, complice la diffusione della variante Omicron.
Sullo sfondo, restano le tensioni geopolitiche per un possibile attacco russo all’Ucraina, che potrebbe portare a sanzioni e ripercussioni anche in Europa alla luce dell’attuale crisi energetica.
A Piazza Affari arretrano pesantemente le big del settore in scia alla giornata negativa delle borse europee. Stellantis è la peggiore con il -7,4%, a seguire Iveco (-7,1%), Cnh (-6,6%), Pirelli (-5,5%) e Ferrari (-4,6%).
Male anche Piaggio (-5,4%) e Brembo (-4,6%) tra le mid cap, cosi come tutto il comparto delle small cap.