Obbligazioni – In attesa di Fed e aste governativi italiani

Rendimenti perlopiù in moderato rialzo per i tassi europei in un clima che resta appesantito dai timori legati a un inasprimento della politica monetaria da parte della Fed e alle tensioni geopolitiche. Cresce intanto l’attesa anche per le aste di titoli governativi italiani dei prossimi giorni.

Dopo le forti vendite di ieri i listini continentali tentano il rimbalzo con il Ftse Mib che guadagna lo 0,6%.

L’attenzione resta focalizzata sulla riunione della banca centrale americana che si concluderà domani sera, da cui è atteso l’annuncio di un aumento dei tassi di interesse a marzo e una riduzione del bilancio entro la fine dell’anno per contrastare le pressioni sui prezzi.

Rimangono monitorate anche le tensioni geopolitiche per la situazione in Ucraina, con gli Stati Uniti che starebbero allertando fino a 8.500 soldati a supporto delle forze Nato nell’Europa orientale. La Russia ha negato di voler invadere il territorio.

Tornando all’obbligazionario domani il Mef metterà all’asta Btp Short Term, con scadenza 29 novembre 2023 per un ammontare tra 3,25 e 3,75 miliardi, oltre che l’undicesima tranche del BTp a cinque anni indicizzato all’inflazione dell’area dell’euro con scadenza 15 maggio 2026 e la 36-esima tranche del BTp a 30 anni indicizzato con scadenza 15 settembre 2041 per complessivi 0,75 – 1 miliardo.

Giovedì sarà invece il turno dei Bot semestrali per 6 miliardi con scadenza 29 luglio 2022, rispetto a titoli che vanno in scadenza il 31 gennaio, giorno del regolamento, per 7,071 miliardi.

Intanto il rendimento del Btp decennale aumenta all’1,35% (+2 bp) con uno spread a 142 punti (-1 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond si attesta all’1,79% (+2 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,128.