A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in leggero rialzo (+0,2%) a 26.028 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha terminato gli scambi a -1,3%, rispetto al +0,2% del corrispondente indice europeo.
Piazza Affari inverte la rotta in un contesto volatile con focus sulla politica monetaria e le tensioni geopolitiche.
Riflettori puntati sulla riunione della Fed in programma oggi al termine della quale verranno ufficializzati con ogni probabilità il primo ritocco al costo del denaro a marzo e una riduzione del bilancio entro la fine dell’anno per contrastare le pressioni sui prezzi.
Nel frattempo, gli operatori monitorano la situazione in Ucraina, con le truppe russe ammassate ai confini e 8.500 soldati americani preallertati per supportare le forze della Nato laddove necessario. La Russia ha comunque negato di voler invadere la nazione ed è più probabile un accordo piuttosto che un conflitto.
Ad appesantire il sentiment contribuisce anche l’aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, che ha tagliato le previsioni di crescita del Pil globale dal 4,9% al 4,4% nel 2022 e di quello italiano dal 4,2 al 3,8%.
Dall’agenda macroeconomica è giunto l’indice IFO sulla fiducia delle aziende tedesche, in aumento a 95,2 punti (consensus 93 punti) dopo sei cali consecutivi, grazie all’allentamento dei colli di bottiglia e al miglioramento della situazione pandemica.
Prosegue, intanto, la stagione delle trimestrali di Wall Street. Dopo la diffusione dei conti di Ibm e Verizon, si attendono i risultati di Microsoft, Moderna, Johnson & Johnson, General Electric, Verizon e 3M.
Tornando a Piazza Affari, in leggero rialzo Buzzi Unicem (+0,9%), mentre Interpump cede l’1% a fine giornata.
Nel segmento delle mid cap in evidenza El.En (+1,5%), arretra invece Avio (-2,9%).
Tra le piccole capitalizzazioni ben intonate Openjobmetis (+1,3%), Indel B (+1,2%) e Prima Industrie (+1%). Arretra Tesmec (-4,1%) dopo il rally delle ultime settimane.