“Auspichiamo che la banca negli anni futuri, e ci auguriamo anche che questo processo cominci velocemente, prosegua questo percorso avviato nel corso degli ultimi mesi e anni di valutazione di opportunità rispetto a una maggiore internazionalizzazione della banca”.
Lo ha dichiarato alla stampa nel corso della presentazione della Giornata 2022 Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, azionista di Intesa Sanpaolo con il 6,119 per cento.
Intesa Sanpaolo, ha aggiunto, “è una delle migliori banche europee” e, “se vogliamo, uno dei limiti è di essere un po’ troppo legata al Paese di provenienza”.
“Auspichiamo che nel nuovo piano ci siano investimenti per rendere la banca più digitalizzata e più internazionalizzata”, ha proseguito Profumo, per intraprendere “un percorso per rendere la banca ancora più forte, più attraente e quindi più internazionale”. Il nuovo piano al 2025 sarà approvato dal cda il prossimo 3 febbraio e presentato al mercato il giorno successivo.
In merito alla governance (l’assemblea sarà chiamata a rinnovare il cda il prossimo 29 aprile), Profumo ha spiegato che i grandi soci sono a favore della continuità con la conferma del Ceo Carlo Messina e del presidente Gian Maria Gros-Pietro. “Credo ci sarà una continuità di tipo complessivo della governance attuale. Questa è la nostra posizione e la perseguiamo”, ha spiegato il presidente della fondazione, precisando che in ogni caso bisognerà tenere conto delle indicazioni della BCE e della banca sulla composizione quantitativa e qualitativa del board per poter prendere tutte le decisioni concrete.
“Questa è la posizione dei 5 grandi azionisti” (oltre alla Compagnia di Sanpaolo sono Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo, Fondazione Cr Firenze e Fondazione Carisbo), che hanno sottoscritto il patto di consultazione.
“In questa fase più che mai abbiamo bisogno di dare continuità. Tra l’altro il nuovo piano sarà operativo in corrispondenza dell’avvio della nuova governance e quindi pensare che ci sia continuità massimizza i risultati e l’efficacia del piano”, ha sottolineato Profumo.
“Abbiamo avuto un’ottima risposta dall’attuale governance della banca, con risultati molto positivi anche nel periodo più difficile, quello delle indicazioni BCE sui dividendi”, ha fatto presente ancora Profumo.
“Il rapporto con la banca è sempre stato ottimo e appena è stato possibile la banca ha operato nella direzione che auspicavamo”, precisando che quest’anno la firma del patto di consultazione e’ stata anticipata perché “c’è una direttiva di Banca d’Italia sul fatto che si debba richiedere una autorizzazione per la stipula dei patti di consultazione. Non è ancora stata formalizzata e da parte degli azionisti c’era la preoccupazione che ci potesse essere un ritardo nella risposta eventuale”.
I componenti del patto non si sono in ogni caso “ancora incontrati” e quindi “vedremo nelle prossime settimane”, ha chiosato il numero uno della Compagnia di San Paolo.