Mercati – Previsto avvio sopra la parità in attesa della Fed

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio positivo, in attesa della conclusione questa sera della riunione della Federal Reserve e mentre sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche per la crisi in Ucraina.

Chiusura in calo ieri a Wall Street, con i principali indici americani che questa volta falliscono il recupero finale trascinati al ribasso dal settore tecnologico in un’altra sessione caratterizzata da forte volatilità.

Il Nasdaq ha perso il 2,3% e lo S&P 500 l’1,2%, dopo aver cancellato un calo vicino ai tre punti percentuali ma scendendo nuovamente sui minimi da ottobre, mentre il Dow Jones ha limitato le perdite allo 0,2%.

A mercati chiusi ha diffuso i conti Micrososoft, perdendo terreno in after hours nonostante abbia battuto le attese degli analisti salvo poi rimbalzare dopo aver fornito un outlook rassicurante. In calendario oggi, invece, i risultati di Tesla, Intel e Boeing.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in calo dello 0,4%, mentre Hong Kong lascia sul terreno lo 0,2% e Shanghai avanza dello 0,7%.

Gli investitori guardano al meeting della Fed in cerca di qualunque possibile segnale sulla tempistica dei rialzi dei tassi di interesse, con un primo intervento già prezzato per marzo, e della riduzione degli asset in bilancio da oltre 8.000 miliardi di dollari.

La banca centrale Usa si trova impegnata a contrastare l’elevata inflazione, ma toni più hawkish del previsto in un momento in cui l’economia sta rimbalzando dopo la crisi pandemica potrebbero alimentare ulteriormente la volatilità sui mercati.

Intanto il Fondo monetario internazionale ha taglia le previsioni per la crescita globale nel 2022, citando le prospettive più deboli per Stati Uniti e Cina insieme al persistere delle pressioni sui prezzi.

Per quanto riguarda l’azionario, occhi su Tim nel giorno del Cda che vede sul tavolo la bozza del piano industriale del neo amministratore delegato Pietro Labriola il giorno dopo il debutto di Iliad nella connessione in fibra