Poste Italiane – Inserita per il terzo anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index

Le politiche di parità di genere e la trasparenza di Poste Italiane vengono premiate con la riconferma, per il terzo anno consecutivo, nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) 2022, il principale indice internazionale di riferimento che valuta la qualità delle iniziative aziendali per l’eguaglianza e l’inclusione.

Sono 418 le aziende esaminate in tutto il Mondo, ripartite in 11 settori produttivi con sede in 45 Paesi e una capitalizzazione di mercato combinata di 16 trilioni USD.

Nell’edizione 2022 Poste Italiane ha migliorato ulteriormente il suo risultato rispetto all’anno scorso, ottenendo ancora una volta una valutazione ben al di sopra del punteggio medio delle società valutate nel GEI.

Il Gender-Equality Index misura le performance aziendali sulle politiche di parità di genere e di trasparenza nella rendicontazione dei dati e delle informazioni di settore e rappresenta un punto di riferimento per gli investitori che cercano informazioni affidabili e comparabili al fine di valutare l’impegno delle società nell’affermazione dei valori di gender equality.

La valutazione ottenuta da Poste Italiane è il risultato dell’esame di cinque parametri: la leadership femminile e la valorizzazione dei talenti, la parità salariale, la cultura inclusiva, le politiche per la prevenzione e il contrasto di molestie sessuali e la riconoscibilità come brand che promuove la parità di genere.

Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti della conferma ottenuta nell’indice Bloomberg con un netto miglioramento della performance aziendale. Il risultato riconosce l’impegno del gruppo nella tutela dei valori e dei principi di parità di genere in ogni ambito della vita aziendale.

L’inclusione per il terzo anno consecutivo è una soddisfazione ancora più grande perché dimostra il radicamento di questi valori nella nostra cultura aziendale e la condivisione del percorso ad ogni livello di responsabilità, elevando ulteriormente la nostra reputazione sui mercati e tra la comunità finanziaria”.