Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un calo dello 0,6% e in linea all’analogo indice europeo (-0,6%), beneficiando solo in parte del tentativo di recupero del comparto bancario (+0,8%) e muovendosi in controtendenza rispetto al Ftse Mib (+0,2%).
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione è tornata anche sulla possibile stretta monetaria prima del previsto da parte della Fed per contrastare le pressioni inflazionistiche.
Altri fattori sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina e l’elezione del Presidente della Repubblica in Italia.
Le prove di rimonta del settore creditizio hanno impattato solo in minima parte sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib prevalgono gli acquisti su Banca Mediolanum (+0,1%).
Sul listino principale in rosso Nexi (-2,1%), che con l’incorporazione di SIA ha dato ufficialmente vita a un player europeo dei pagamenti digitali.
Sul Mid Cap tentato la risalita doValue (+0,8%) e Banca Ifis (+3,3%), che il prossimo 10 febbraio presenterà il nuovo piano industriale. Realizzi su illimity (-1,6%), che si appresta ad adottare il modello monistico e acquistato un portafoglio composto da contenziosi connessi a riserve tecniche da appalti per un face value complessivo di circa 1,8 miliardi.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,6%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico al 2025.