L’abbandono delle fonti fossili per la produzione di energia in Sardegna, col passaggio a un mix di generazione basato esclusivamente su fonti rinnovabili, abbinato alla diffusione dell’elettrificazione degli usi finali; un percorso che consentirà al territorio Sardo di fare un balzo verso la completa decarbonizzazione in un’ottica di sostenibilità ambientale, risparmio ed efficienza energetica.
È quanto previsto da “Elettrificazione verde della Sardegna”, il Progetto inserito tra i Multi-Stakeholders Energy Compact delle Nazioni Unite e considerato come modello per la diffusione dell’elettrificazione e la transizione energetica a livello globale.
Gli Energy Compact delle Nazioni Unite rappresentano impegni volontari, con specifici target per contribuire al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 7: assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni, e rispettare così gli impegni sul cambiamento climatico in linea con l’Accordo di Parigi.
Il Progetto “Elettrificazione verde della Sardegna” è stato presentato in occasione dell’evento on line organizzato da Enel, Università degli Studi Roma Tre – Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria, con il supporto di Alleanza Sardegna Rinnovabile (che riunisce WWF, Kyoto Club, Greenpeace e Legambiente).
Data la penetrazione marginale del metano e la rilevanza locale dei servizi come commercio, turismo, agricoltura e pubblica amministrazione, che costituiscono il 60% del valore aggiunto, la Sardegna offre un contesto unico per l’elettrificazione.
La maggior parte dell’elettricità viene prodotta utilizzando il carbone e i residui dei processi di raffinazione del petrolio. A ciò si aggiunge che la Sardegna vanta un consumo pro capite di energia elettrica nel settore domestico più alto d’Italia, pari a circa 1,38 MWh l’anno, con l’autoproduzione che però rappresenta ancora meno dell’1% del totale ed è quasi esclusivamente da fonti fossili.
Il Progetto “Elettrificazione verde della Sardegna” prevede di raggiungere una serie di obiettivi entro il 2030, in particolare il superamento della produzione di energia da fonti fossili attraverso la sostituzione con impianti rinnovabili, principalmente fotovoltaico ed eolico, e allo stesso tempo la diffusione di tecnologie per l’elettrificazione degli usi finali, come mobilità elettrica, sistemi per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, l’efficientamento energetico e le piastre ad induzione.
Le caratteristiche demografiche e la bassa densità abitativa dell’isola consentiranno inoltre un ampio ricorso alla generazione distribuita.
Le misure e le attività previste dal Progetto “Elettrificazione verde della Sardegna” forniranno utili spunti per la transizione energetica di altre aree, sia in Italia che in altri Paesi e contribuiranno a diffondere soluzioni concrete applicabili anche nei Paesi in via di sviluppo.
Il processo di elettrificazione della Sardegna sarà monitorato per le Nazioni Unite dall’Università degli Studi di Roma Tre – Centro Rossi–Doria.