Il progetto Diem, la criptovaluta di Meta, casa madre di Facebook, data per pronta al debutto sul mercato, potrebbe non vedere la luce.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il gruppo starebbe cercando una via d’uscita onorevole per il progetto, che appare ormai ridimensionato rispetto a quanto previsto inizialmente (il Ceo Marc Zuckerberg ne aveva parlato poco più di due anni fa).
Il progetto sarebbe sul punto di essere abbandonato a causa del passo indietro della maggior parte dei partner iniziali e dei problemi con i regolatori.
Secondo quanto riferisce Bloomberg, la Diem Association (che ha sostituito la vecchia Libra) starebbe prendendo in considerazione la cessione degli asset sviluppati nell’ambito del progetto per poter restituire almeno parzialmente i fondi agli investitori che avevano avuto fiducia nel progetto.
Tra i partner finanziari di Diem ci sono venture capital come Andreessen Horowitz, Union Square Venturess, Ribbit Capital, Blockchain Capital e il fondo Temasek Holdings di Singapore. I soci industriali includono Uber, Shopify, Spotify, Iliad, PayU oltre a una serie di partner in ambito cripto.
I negoziati sarebbero ancora alla fase iniziale e non è sicuro che si arrivi alla chiusura dell’operazione, anche perché è difficile attribuire un valore a Diem per quanto riguarda la proprietà intellettuale e le skills.
Il wallet digitale Novi, la base dell’intera architettura, è già a disposizione per alcuni utenti di WhatsApp e Facebook negli Stati Uniti, basandosi su Usdp, stablecoin che sembrava dover aprire la strada a Diem.
Nel 2021 si era dimesso David Marcus, l’ideatore del progetto iniziale di Libra, sotto forma di una stablecoin legata a un paniere di valute (dollaro, euro, yen, sterlina). Poi, a seguito delle pressioni di regolatori e istituzioni globali aveva spinto, Facebook aveva ridotto il progetto a una criptovaluta legata al dollaro.
Un ulteriore elemento di ostacolo al progetto è arrivato dalla Fed, che ha fornito garanzia sul poter dare l’ok all’emissione di una valuta da parte di Silvergate Bank, il partner bancario con cui la Diem ha collaborato per lanciare il token.
Il timore della banca centrale riguarda il rischio che la creazione di una specie di dollaro digitale, senza le necessarie coperture di riserve, potesse trasformarsi in una perdita del controllo sulla politica monetaria.