Mercati – Finale in rialzo per Milano (+1%) e il Vecchio Continente

Chiusura positiva per le borse europee, sostenute anche dall’andamento di Wall Street nelle prime ore di scambi. Il Ftse Mib di Milano termina in rialzo dell’1,0% a 26.882 punti, ben intonato come il Ftse 100 di Londra (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,4%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+1,5%), S&P500 (+1,3%) e Nasdaq (+1,0%), malgrado le indicazioni restrittive giunte ieri dalla Fed e alcune indicazioni in chiaroscuro dai risultati societari.

La banca centrale statunitense ha rispettato le attese, annunciando per marzo il primo rialzo di tassi e l’avvio della riduzione del bilancio, ma il presidente Powell ha aperto ad una stretta monetaria più aggressiva per riportare sotto controllo l’inflazione, alimentando l’aspettativa di cinque ritocchi al costo del denaro nel 2022.

Nel frattempo, prosegue la stagione di trimestrali, che questa sera prevede i conti di Apple. Male Tesla nonostante i risultati positivi, oscurati dai commenti cauti sui problemi della supply chain.

La prospettiva di un minor supporto dalla politica monetaria e le persistenti pressioni sui prezzi stanno contribuendo a determinare per l’azionario globale la peggior performance mensile dallo scoppio della pandemia, ma dall’altro lato la recente volatilità ha generato anche potenziali opportunità di acquisto a prezzi contenuti.

A sostenere il sentiment ha contribuito la prima lettura del Pil annualizzato statunitense del quarto trimestre 2021, in crescita del 6,9% su base congiunturale rispetto al 5,5% previsto dagli analisti e al +2,3% del trimestre precedente.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, inoltre, si sono attestate a 260 mila unità, in discesa dopo tre settimane. Da segnalare anche il miglioramento della fiducia dei consumatori tedeschi a febbraio e la crescita delle vendite industriali in Italia a novembre (+2,4% congiunturale e +22,2% annuo).

Da monitorare, infine, le tensioni internazionali, dopo che la Russia ha criticato le proposte di sicurezza di Stati Uniti e NATO volte a disinnescare una crisi in Ucraina, lasciando comunque la porta aperta a ulteriori colloqui.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende ancora a 1,115 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si rafforza a 115,4.

Tra le materie prime, viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 88,6 dollari e il Wti (-0,2%) a 87,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 134 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,28%, mentre continuano le sessioni per l’elezione del presidente della Repubblica.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanzano soprattutto A2A (+3,7%), Tenaris (+2,9%) ed Eni (+2,4%) mentre arretrano Prysmian (-2,3%), Buzzi (-1,8%) e Interpump (-1,6%).