Mercati Usa – Previsto avvio positivo nonostante Powell più falco

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,3-0,7%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street nonostante la prospettiva di una stretta di politica monetaria più aggressiva del previsto da parte della Federal Reserve.

Chiusura debole ieri per i principali indici americani, che hanno visto spegnersi il rimbalzo nel finale in seguito all’esito del meeting della banca centrale Usa. Il Dow Jones ha perso lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Nasdaq ha terminato invariato.

L’azionario globale si appresta ad archiviare il mese peggiore dallo scoppio della pandemia, con alcuni operatori che ritengono che la volatilità delle ultime settimane abbia portato ad una svalutazione forse eccessiva di alcuni asset, generando potenziali opportunità di acquisto a prezzi contenuti.

Al termine della riunione di ieri, il chairman della Fed Jerome Powell ha confermato un primo rialzo dei tassi di interesse a marzo, aprendo alla possibilità di interventi più frequenti e più ampi di quanto previsto in precedenza per contrastare l’inflazione.

Messaggi che hanno innescato un appiattimento della curva dei Treasuries, con gli operatori che ora si attendono fino a cinque ritocchi del costo del denaro di un quarto di punto ciascuno per il 2022.

Sul fronte macro, la prima lettura del Pil Usa del quarto trimestre 2021 ha evidenziato una crescita del 6,9% su base congiunturale, superiore al 5,5% previsto dagli analisti e accelerando rispetto al +2,3% del trimestre precedente.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attestate a 260 mila unità, al di sotto delle 265 milia stimate dagli analisti e delle 290 mila della rilevazione precedente.

Per quanto riguarda l’azionario, prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, in attesa questa sera dei conti di Apple. Tesla ha recuperato terreno nel premarket, dopo il calo iniziale seguito al warning sul persistere dei problemi di supply chain anche quest’anno e nonostante gli utili record registrati nel 2021.

Nel premarket, McDonald’s cede oltre il 2% dopo aver riportato risultati inferiori alle attese, mentre Intel arretra del 2,8% dopo aver presentato un outlook deludente.