Generali – Assogestioni al lavoro su una terza lista

Assogestioni avrebbe avviato i preparativi per presentare una terza lista per il rinnovo del cda di Generali, che vede una contrapposizione tra il board uscente, la cui lista dovrebbe essere appoggiata da Mediobanca, e il patto che riunisce Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt, a loro volta al lavoro su una lista alternativa.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore Assogestioni, che potrebbe avere un ruolo decisivo nella partita nella conta dei voti, avrebbe individuato in Heidrick&Struggles l’head hunter che la può supportare su questa strada.

Il giornale aggiunge che, dopo un confronto in cui si era valutata l’ipotesi di farsi da parte, alla fine Assogestioni avrebbe optato per presentarsi all’assemblea del prossimo 29 aprile chiamata a rinnovare il board.

Gli investitori istituzionali, italiani ed esteri, rappresentano quasi il 35% del capitale della compagnia triestina (anche se non tutti partecipano assemblea), e negli ultimi anni hanno sempre raccolto un consenso molto forte e in crescita. L’associazione punterebbe a ritagliarsi almeno un posto nel board.si starebbe anche ragionando sul profilo dei potenziali candidati.

Il giornale riferisce che Assogestioni avrebbe ragionamenti in corso sui potenziali candidati da inserire nella lista. In merito ai profili presentati nella tornata precedente, non sarà riproposta Ines Mazzilli, che avrebbe dato la propria disponibilità per la lista a cui sta lavorando il cda uscente, mentre Roberto Perotti teoricamente è ricandidabile, visto che si sarebbe sfilato dalla lista del board.

Secondo il giornale, si prevede che il prossimo aprile si possa raggiungere la partecipazione di almeno il 65% del capitale, di cui circa il 45% attribuibile ai grandi azionisti (compresi i Benetton), che voteranno o per la lista del cda o per quella del patto. Rimane circa un 20% composto da fondi e retail. Un bacino significativo a cui Assogestioni potrebbe mirare.

Intorno alle 12:10 a Piazza Affari il titolo cede lo 0,3% a 18,23 euro, una performance sostanzialmente in linea con l’indice di settore (-0,4%).