Global Markets Media – Facebook (-0,1%), via libera condizionato dell’UE ad acquisizione Kustomer

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:

Giornata in rosso per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede l’1,4%, il Dax l’1,9% e il Ftse 100 l’1,4%. A Wall Street, Nasdaq e S&P 500 arretrano dello 0,4% e il Dow Jones dello 0,8%.

L’Antitrust UE ha dato il via libera condizionato all’acquisizione di Kustomer, start-up attiva nel servizio nel servizio clienti e nei bot automatici per le chat, da parte di Meta, casa madre di Facebook (-0,1%).

“Gli impegni offerti da Meta assicurano che i suoi rivali continueranno ad avere un accesso gratuito e comparabile ai suoi importanti canali di messaggistica”, ha affermato il commissario europeo per la Concorrenza, Margrethe Vestager.

La decisione arriva dopo un’indagine approfondita sull’operazione che l’Antitrust Ue aveva avviato lo scorso agosto.

Bank of America ha ridotto la raccomandazione su WPP (-0,8%) da ‘neutral’ ad ‘underperform’.

Publicis (-0,2%) ha lanciato un marketplace programmatico che permette ai marchi di raggiungere le comunità sottorappresentate e fare pubblicità con editori inclusivi. Lo si apprende da fonti di stampa.

Il Diverse & Inclusive Media Exchange (DIME) sarà disponibile per i clienti delle agenzie media Spark Foundry (dove il servizio è gestito), Zenith e Starcom.

Offrirà agli inserzionisti due servizi programmatici attraverso il Publicis Inventory Exchange (PIE). Il primo fornisce l’accesso all’inventario di editori che si rivolgono a comunità sottorappresentate.

Publicis Media sta collaborando con la rete globale di media della diversità Brand Advance per aiutare gli inserzionisti a connettersi con più di 500 editori che producono contenuti per diversi gruppi sottorappresentati, compresi i gruppi etnici, la comunità LGBT+, i giovani, il pubblico più anziano, le persone con disabilità, quelli di diverso credo religioso e così via.

La seconda parte di DIME utilizza le relazioni esistenti con gli editori partner, inizialmente con il Guardian Media Group e Reach, per abbinare i marchi con l’inventario che aderisce a una serie di valori inclusivi. In sostanza, si tratta di evitare contenuti che etichettano diverse comunità e gruppi sottorappresentati con stereotipi negativi.