ll CdA di La Doria ha esaminato i dati di forecast per l’anno 2021 che – nonostante la normalizzazione della domanda di prodotti alimentari per il consumo domestico dopo il picco pandemico del 2020 e l’aumento dei costi registrato a partire dal terzo trimestre dell’esercizio – mostrano ricavi consolidati pari a 855 milioni, in crescita dello 0.8% rispetto al 2020 e superiori rispetto agli 800 milioni indicati, per tale esercizio, nel precedente Piano 2021-2023.
Il margine operativo lordo è stimato ad un valore compreso tra 87 e 89 milioni, in aumento del 5-7% rispetto al 2020 e superiore agli 83 milioni attesi.
Il board, alla luce dello scenario macroeconomico e di settore ancora fortemente impattato dalla pandemia e dalle forti spinte inflazionistiche dal lato dei costi, ha approvato le nuove guidance 2022-2024 rivendendo al ribasso i target di marginalità per l’esercizio in corso e per il prossimo rispetto al precedente Piano 2021-2023.
Nello specifico, è stata rivista al ribasso ed ipotizzata su livelli inferiori la guidance 2022 relativamente alla marginalità, a causa dei forti rincari di alcune materie prime e degli imballaggi, in particolare delle scatole di banda stagnata, nonché dei costi energetici e di trasporto.
Rivista al ribasso anche la guidance 2023 relativa alla marginalità, a causa del perdurare di uno scenario di mercato che impone una revisione in termini di margini rispetto alle precedenti stime.
Per entrambi gli anni riviste, invece, al rialzo le guidance sul fatturato per effetto dell’atteso aumento dei volumi di vendita e della spirale inflazionistica.
I ricavi consolidati 2022 sono stimati pari a 962 milioni, l’Ebitda a 83 milioni. Nel 2023, invece, sono attesi ricavi per 977 milioni ed un Ebitda a 85 milioni, mentre nel 2024 è previsto un fatturato di 1 miliardo e un Ebitda a 87 milioni.
Il CdA ha confermato “l’obiettivo di rafforzare la leadership internazionale nel mercato delle private labels, forte di un modello di business dimostratosi negli anni vincente e resiliente, convalidando l’impostazione delle linee guida strategiche delineate nel precedente Piano 2021-2023:
- CRESCITA: nelle categorie di prodotti a più alto valore aggiunto e marginalità, con particolare attenzione al segmento premium, bio e healthy;
2. CONSOLIDAMENTO: nei mercati storici;
3. INTERNAZIONALIZZAZIONE: in nuove aree che per dimensione e/o tassi di crescita presentano interessanti potenzialità di sviluppo;
4. EFFICIENZA: continuare ad essere competitivi nei costi attraverso l’aumento dei volumi e lo sfruttamento delle economie di scala, elevati livelli di efficienza industriale e logistica, organizzativa ed operativa;
5. SOSTENIBILITA’: integrare sempre più la sostenibilità nelle strategie di business, seguitando a lavorare principalmente sull’ottimizzazione dell’uso delle risorse e sulla riduzione delle emissioni, sull’approvvigionamento responsabile, lo sviluppo del territorio e la valorizzazione del capitale umano”.