Prosegue in calo la giornata delle borse europee, dopo l’avvio debole dei listini americani. A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1,5% in area 26.500 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-2%), il Cac 40 di Parigi (-1,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%) e il Ftse 100 di Londra (-1,4%).
Oltreoceano, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,6%, con gli operatori ancora intenti a valutare la svolta restrittiva della Federal Reserve, oltre ai risultati societari. Apple guadagna il 3%, dopo aver presentato risultati sopra le attese degli analisti con utili e ricavi record, malgrado le difficoltà a livello di supply chain.
L’azionario globale si avvia ad archiviare il primo mese del 2022 in rosso, frenato dalla prospettiva di una riduzione degli stimoli monetari da parte della Fed, dall’impatto della pandemia, le pressioni sui prezzi e i problemi nella supply chain, oltre alle indicazioni in chiaroscuro della stagione di trimestrali e il recente inasprimento delle tensioni internazionali.
I toni da “falco” utilizzati dal presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, hanno alimentato le attese per cinque incrementi dei tassi nel corso del 2022, rispetto ai tre previsti fino a dicembre, generando una rotazione settoriale che privilegia i titoli value.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sotto le attese sul Pil della Germania, che nel quarto trimestre ha registrato una contrazione dello 0,7% rispetto al terzo e un +1,4% su base annua. Da segnalare anche il calo della fiducia di consumatori e imprese in Italia a gennaio. Negli Usa, scende la spesa per consumi a dicembre (-0,7%) mentre i redditi salgono meno delle attese (+0,3%).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,116 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si rafforza a 115,3.
Tra le materie prime, avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+2%) a 90 dollari e il Wti (+2,2%) a 88,6 dollari, indirizzate ad archiviare la sesta settimana consecutiva di rialzi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 134 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,31%, mentre proseguono le sessioni per l’elezione del presidente della Repubblica.
Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanzano soprattutto Inwit (+1,5%), Hera (+0,8%) e Leonardo (+0,7%) che si aspetta una chiusura di 2021 con risultati nella parte alta della guidance. In coda al Ftse Mib Saipem (-4,3%), Cnh (-3,6%) e Bper (-3,4%).
