Pop. di Sondrio – I vertici: “Risultanze di fine 2021 ottime”

“In tale contesto di positiva evoluzione sanitaria ed economica, abbiamo lavorato intensamente e responsabilmente, ricercando le migliori opportunità, nel solco della nostra tradizionale capacità di stare convenientemente sul mercato, adattandoci via via alle novità contingenti”.

Lo hanno scritto nella lettera agli oltre 154 mila soci della banca Mario Alberto Pedranzini e Francesco Venosta, consigliere delegato e presidente di Banca Popolare di Sondrio

“Con analogo impegno e opportune scelte operative, le società del nostro gruppo – BPS (SUISSE), Factorit, Banca della Nuova Terra – hanno dato un valido apporto al bilancio. Profittabilità è andata a braccetto con efficienza e solidità. Ecco alcuni significativi indicatori a fine settembre 2021, che, sottolineiamo, sono tra i migliori del sistema: cost/income ratio 53,4%; CET1 ratio 16,53%; Tier1 ratio 16,57%; Total Capital ratio 18,33%; Npl ratio lordo 6,99%, previsto in ulteriore significativo miglioramento”, hanno aggiunto i manager.

“In attesa di tirare le fila dei conti, possiamo anticipare che le risultanze di fine anno sono ottime. È un esercizio che corona degnamente, a futura memoria, la significativa ricorrenza del 150º di fondazione della BPS (4 marzo 1871)”, riportano i vertici.

“Fitch Ratings, il 1º settembre, ha confermato le positive valutazioni attribuiteci in precedenza, migliorando l’outlook, passato da negativo a stabile, premiando la buona qualità degli attivi, la redditività operativa in ascesa, l’elevata capitalizzazione, gli assetti di funding e liquidità.

Analogo incoraggiante giudizio ha trovato conferma dalla primaria agenzia DBRS Morningstar, che ha inoltre attribuito, per la prima volta, il rating al debito subordinato, defi nito “investment grade” e collocato al livello ‘BB’, con trend stabile. La decisione consegue all’apprezzamento per come la nostra istituzione abbia saputo lavorare profittevolmente anche in presenza della pandemia da coronavirus, riducendo al contempo lo stock dei crediti deteriorati, che continuano a presentare elevati livelli di copertura”, hanno ricordato Pedranzini e Venosta.

“Il 29 dicembre 2021 – in esecuzione del disposto di Legge e in seguito alla necessaria approvazione da parte dei soci, convocati con apposita assemblea in modalità virtuale, in un clima quasi surreale, stante l’impossibilità di dibattere – la Banca Popolare di Sondrio si è trasformata da “Società cooperativa per azioni” in “Società per azioni”. L’avvenimento di portata storica fa riflettere su ciò che è trascorso o mutato, rivelandone il volto migliore”, hanno rimarcato i manager.

“Tra le riflessioni odierne, quella riferita al recente passaggio a “Spa” della Banca ci sprona ad assicurare che il nostro modo di essere e lavorare non cambierà. In noi è forte più che mai la determinazione di proseguire a onorare lo scopo fondativo di questa istituzione, cioè a dire di soddisfare, in sintonia con il credito popolare, le esigenze delle famiglie, delle piccole e medie imprese, delle cooperative e degli Enti pubblici e privati, prestando peculiare attenzione ai territori serviti, a partire da quelli di origine della Valtellina e della Valchiavenna”, hanno sottolineato Pedranzini e Venosta.