Ascopiave – Ebitda a 102 mln, investimenti per 599 mln, pfn a 608 mln al 2025, DPS 2021 0,165 euro

Il piano strategico 2021-2025 del Gruppo Ascopiave conferma le quattro direttrici già indicate nel piano approvato lo scorso anno: crescita nel core business della distribuzione gas, diversificazione in settori sinergici, efficienza economica ed operativa, innovazione.

Venendo alle proiezioni economico finanziarie, l’incertezza sui tempi di avvio delle gare e di aggiudicazione delle concessioni ha portato allo sviluppo di due diversi scenari.

Il primo scenario (A) prevede che nel periodo di piano nessuna gara di Ambito riesca a completare il proprio iter sino all’aggiudicazione e che, pertanto, il Gruppo continui a gestire l’attuale perimetro di attività nel settore della distribuzione del gas, a parte una
crescita legata all’acquisizione di asset attraverso operazioni di M&A.

Il secondo scenario (B) ipotizza, invece, che entro il 2025 il Gruppo si aggiudichi due concessioni d’Ambito.

Come ipotesi comune ai due scenari, è stata assunta una crescita per linee esterne nel settore della distribuzione, con acquisizioni per un totale di 50.000 utenti e l’esecuzione del piano di investimenti in attività diversificate.

Il piano prevede che i fabbisogni finanziari per le attività di investimento vengano parzialmente finanziati attraverso risorse derivanti dalla dismissione della partecipazione del 3% in Hera Comm e in aggiunta, nello scenario B, dall’esercizio dell’opzione di vendita su una quota di partecipazione nel capitale di EstEnergy.

Nel quinquennio Ascopiave prevede di realizzare investimenti netti per complessivi 599 milioni (Scenario A), che salgono a 658 milioni nello Scenario B.

Nello scenario A, gli investimenti nel settore della distribuzione sono pari a 424 milioni e sono dovuti per 155 milioni alla crescita per linee esterne e per 269 milioni al perimetro di gestione attuale (146 milioni per interventi di rinnovo e manutenzione straordinaria, 64 milioni per posa di di nuove condotte e allacciamenti, 42 milioni per posa di misuratori elettronici, 17 milioni per digitalizzazione, efficienza ed innovazione).

Nell’ipotesi di aggiudicazione delle gare di ATEM, il volume degli investimenti potrebbe crescere di ulteriori 165 milioni, dovuti in parte al pagamento dei valori di rimborso degli impianti ai gestori uscenti (129 milioni) ed in parte all’esecuzione dei piani di investimento offerti in gara (36 milioni).

Previsti poi 258 milioni di investimenti per la diversificazione in nuove attività di business, di cui 132 milioni nel settore delle energie rinnovabili (idroelettrico, eolico, fotovoltaico), 83 milioni in progetti per la produzione di idrogeno verde, 10 milioni nel biometano, 10 milioni nell’efficienza energetica e 23 milioni nel servizio idrico integrato.

L’EBITDA del Gruppo è atteso in crescita da 66 milioni del preconsuntivo 2021 a 102
milioni al 2025 (Scenario A), che salgono a 118 milioni nel caso di ipotizzato avvio e
aggiudicazione delle due gare di ATEM.

Le proiezioni relative al risultato netto tengono conto dei proventi delle partecipazioni di
minoranza detenute (23 milioni nello scenario A, 17 milioni nello scenario B), i costi per oneri finanziari e le imposte. In entrambi gli scenari, il risultato netto è stimato in 46 milioni (+2 milioni rispetto al preconsuntivo 2021).

L’indebitamento finanziario netto al 2025 è previsto in crescita rispettivamente a 608 milioni nello scenario A e a 661 milioni nello scenario B. La leva finanziaria (PFN/PN) al 2025 è stimata a 0,68.

In tema di remunerazione degli azionisti, in entrambi gli scenari Ascopiave prevede la distribuzione di un dividendo di 16,5 centesimi per l’anno 2021, in crescita di 0,5 centesimi per azione negli anni successivi sino al 2025.

Il gruppo ritiene che allo stato attuale “lo scenario di avvio di nuove gestioni di Ambito entro il 2025 sia da ritenersi meno probabile, anche a causa delle tempistiche riscontrate con riferimento agli iter di gara ad oggi in corso. Gli esiti del secondo scenario (Scenario B) sono inoltre caratterizzati da una maggiore incertezza, essendo la loro valutazione basata su ipotesi che, pur ragionevoli, potrebbero non trovare esatto riscontro nella realtà”.