Nell’ultima seduta il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,9% a 26.814 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha registrato il +0,2% rispetto al +0,3% del corrispondente indice settoriale europeo.
L’azionario si avvia a concludere gennaio con la peggior performance mensile dallo scoppio della pandemia, appesantito soprattutto dalle indicazioni della banca centrale americana, decisa a intervenire con forza per contrastare le pressioni inflazionistiche. Dinamica che alimenta le ipotesi di almeno cinque rialzi dei tassi nel 2022, mentre il presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, Raphael Bostic, ha aperto ad un ritocco di 50 punti base a marzo.
L’attenzione si sposta ora sulle riunioni della Bce e della Bank of England, in programma giovedì. Da un lato, Francoforte dovrebbe ribadire un monitoraggio dell’inflazione senza modificare la linea di politica monetaria, dall’altro l’istituto britannico potrebbe alzare il costo del denaro di 25 punti base allo 0,5%.
Focus anche sul prosieguo della stagione di trimestrali, con i conti di colossi come Alphabet, Amazon, Exxon Mobil, Ford e Meta Platforms in arrivo nei prossimi giorni. Sempre sotto i riflettori anche l’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina.
Tornando a Piazza Affari, tra le big bene Cnh (+1,1%), Ferrari (+1,2%) e Pirelli (+1,2%). In leggero rialzo Iveco (+0,7%). In ribasso Stellantis (-0,6%).
Tra le mid cap bene sia Brembo (+1,6%) che Piaggio (+1,5%).
Infine, nel segmento delle small cap arretra Landi Renzo (-2,2%).