Banche (+1,3%) – Inizio pimpante per UniCredit (+1,8%), Intesa SP (+0,9%) e Banco Bpm (+3,1%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dell’1,3% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+0,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,9%).

In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.

L’attenzione resta anche sulla politica monetaria della Fed, con il chairman Jerome Powell che ha confermato un primo rialzo dei tassi di interesse a marzo, aprendo alla possibilità di interventi più frequenti e più ampi di quanto previsto in precedenza per contrastare l’inflazione.

Altri fattori sotto osservazione sono le tensioni Usa-Russia per la questione Ucraina e la conferma di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, che dovrebbe dare stabilità al Governo Draghi fino al 2023.

In questo scenario, con lo spread sceso sotto i 130 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta ben intonata.

Sul Ftse Mib bene UniCredit (+1,8%), la cui priorità è la crescita organica secondo quanto riferito dal Ceo Andrea Orcel in un’intervista, Intesa Sanpaolo (+0,9%), che il prossimo 4 febbraio alzerà il velo sul nuovo piano strategico, e Banco Bpm (+3,1%), sempre al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.

Sul Mid Cap ok Mps (+1,6%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026 e oggetto di rumor su un possibile ricambio al vertice.

Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,1%), con Bper (+0,8%) concentrata sulla due diligence nell’ottica dell’acquisizione del controllo.